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CASTELLUCCIO SUPERIORE – In linea con il programma regionale “un defibrillatore in ogni comune”, finalizzato al miglioramento qualitativo dell’offerta dei servizi sanitari erogati in Basilicata, anche il comune di Castelluccio Superiore si è dotato di un defibrillatore per le emergenze cardiache. Il prezioso strumento è stato fornito dai tecnici della Regione ed è stato posizionato all’interno di una centralina di pronto soccorso situata in via Arcieri, adiacente alla piazza principale del paese e a pochi passi dalla sede del municipio. «Abbiamo acquistato un totem espositivo, di colore verde e visibilissimo, a disposizione di tutti i cittadini» ha sottolineato il sindaco Egidio Salamone, il quale ha rimarcato l’opera meritoria del suo vice Giovanni Ruggiero che «si è interessato particolarmente per far si che questo importante presidio di pronto soccorso sia stato reso fruibile a servizio di chi ne avrà eventualmente bisogno». Per l’uso ottimale del macchinario sono stati formati alcuni amministratori e numerosi abitanti, che hanno seguito il corso di abilitazione bls-d organizzato a Noepoli e, successivamente, proprio a Castelluccio con i relativi costi coperti dall’amministrazione comunale. «Si tratta di un’iniziativa utile e molto importante per la nostra comunità, soprattutto a fronte dei tanti anziani che abitano nel nostro paese. Lo scopo è quello di dare tranquillità ai nostri concittadini, che hanno risposto molto positivamente apprezzando lo sforzo della giunta per garantire un ulteriore servizio sanitario sul territorio; in un contesto per la verità abbastanza disagiato dal punto di vista infrastrutturale e in una zona della regione che soffre tante criticità. Siamo orgogliosi – ha concluso il primo cittadino raggiunto telefonicamente – di essere menzionati anche per cose positive, dopo i recenti fatti di cronaca giudiziaria che hanno dato all’opinione pubblica un’immagine di Castelluccio che non corrisponde alla realtà», riferendosi all’inchiesta della Procura della Repubblica di Lagonegro che ha recentemente notificato 35 avvisi di garanzia ad altrettanti imprenditori, faccendieri ed amministratori dell’area sinnica per presunti reati di corruzione e abuso d’ufficio nell’assegnazione di appalti per opere pubbliche.
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