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POTENZA – L’obiettivo è solo uno: chiedere chiarezza e trasparenza, niente altro. Così una cinquantina di psicologi regolarmente iscritti all’Ordine della Basilicata, hanno scritto al presidente, Luisa Langone e ai membri del consiglio direttivo.
Una lettera nella quale, con toni pacati ma chiari, si chiede ai vertici dell’Ordine professionale di dare a tutti la possibilità di partecipare alla vita associativa, anche visionando documenti fondamentali, come per esempio i Bilanci o i verbali delle riunioni.
La normativa prevede che i Bilanci, in particolare, debbano essere pubblicati on line sul sito dell’Ordine. E qualche settimana fa, con un po’ di ritardo rispetto alle altre regioni, i Bilanci sono stati pubblicati. Solo che – secondo i firmatari – quelle voci sono poco chiare. «Non sono un commercialista – spiega Giuseppe Benevento, primo firmatario – ma alcuni aspetti ci lasciano perplessi. E con questo non vogliamo dire che ci siano delle irregolarità. E’ però giusto che tutti i soci abbiano contezza di quel che viene fatto. Anche perchè ogni socio (e l’iscrizione è obbligatoria anche se non si ha alcuna fonte di reddito) paga annualmente 160 euro. Ha diritto quindi alla massima trasparenza».
Sono in particolare due le voci del Bilancio di previsione 2015 che ai 50 firmatari sembrano poco chiare: 30.000 euro in uscita per “Indennità rimborsi ed oneri di funzionamento di organi istituzionali”, cui vanno aggiunti 15.500 euro per “Le attività delle commissioni e l’espletamento di compiti istituzionali”. E ancora 2.500 euro per “Assicurazione infortuni componenti organi direttivi”. In tutto quindi 48.000 euro in uscita «per rimborsi e commissioni di cui non abbiamo notizia. Ed è per questo che chiediamo trasparenza: si mettano on line anche i verbali di queste riunioni, si renda pubblica l’attività svolta, già a partire dalla prossima riunione, quella nella quale chiediamo vengano discusse queste nostre proposte. Credo sia giusto che i soci – parliamo di 450 colleghi – sappiano quando ci sono le riunioni, cosa viene stabilito. Così da dare dettagli chiari e trasparenti su tutta l’attività svolta dall’Ordine».
E questi dettagli, ovviamente, potrebbero rendere più chiaro anche quel Bilancio e le sue voci in uscita. Troppe – secondo i firmatari – le uscite destinate ai consiglieri, decisamente inferiori a quelle destinate, per esempio alla formazione professionale. «Spulciando da profano il Bilancio – continua Benevento – io leggo che su un totale di 119.000 euro di entrate, 48.000 euro sono destinati ai consiglieri, 4.000 a spese di rappresentanza e appena 19.000 alla formazione professionale. E, tra l’altro, neppure su questo c’è troppa trasparenza e partecipazione: chi e come si scelgono i corsi? Dovrebbero essere i soci a proporre in base a reali bisogni formativi».
«Abbiamo bisogno di capire, insomma, i dettagli: come vengono fatte le scelte, quanto presidente e vice presidente prendono per partecipare alle riunioni, quanto prendono i consiglieri per le commissioni. Tutti questi dettagli mancano e quelle 50 firme (ci siamo fermati nella raccolta, ma sarebbero certamente molte di più) sono un invito a una maggiore trasparenza, anche per consolidare e riaffermare la democrazia come valore fondante di questo Ordine».
Un Ordine, per la verità, già nella bufera dopo le ultime elezioni, avvenute nel dicembre del 2013. Un anno fa le dimissioni, in aperta contestazione con la nuova dirigenza, di alcuni consiglieri eletti, tra cui lo stesso Benevento e Assunta Basentini.
Ed è chiaro che la situazione tuttora non è serena: «Soprattutto noi psicologi di Matera – continua Benevento – siamo pesantemente penalizzati. A Matera non c’è una sede e si vota per le cariche direttive solo a Potenza. Sono anni che chiediamo di colmare questo vuoto e la risposta è sempre che non ci sono soldi nel Bilancio. Ciò comporta che alle elezioni la percentuale di votanti è davvero molto bassa, ed è questo un chiaro problema di democrazia».
Un’assenza di partecipazione che ha portato l’Ordine a essere rappresentato in maniera ininterrotta sempre dalle stesse persone. Dopo oltre un decennio di presidenza di Antonio Sebastiano Telesca, è diventata presidente Luisa Langone, compagna dello stesso presidente uscente. E nelle tante Commissioni previste si alternano sempre gli stessi nomi. E questo alimenta un costante allontanamento dei soci.

a.giacummo@luedi.it

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