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Il mondo parla dell’ecatombe nel Canale di Sicilia, la politica litiga su procedure e appartenenze. Sull’Italicum la battaglia potrebbe finalmente vedere un esito in aula: se ieri erano 135 gli emendamenti presentati in commissione Affari costituzionali – è qui che la riforma della legge elettorale ha iniziato il suo iter conclusivo prima di approdare in aula – in giornata ne sono rimasti in campo meno di cento. L’ufficio di presidenza della commissione ha anche sostituito i 10 esponenti della minoranza che nei giorni scorci avevano animato il dibattito sui metodi utilizzati dal premier e dalla maggioranza del partito, che come noto ha anche ventilato l’ipotesi-fiducia. Oggi ne parlano tanto i quotidiani locali quanto i nazionali. Un rischio da scongiurare, aveva ammonito da ultimo Alfredo D’Attorre in un’intervista apparsa ieri su Repubblica. L’esponente politico di Melfi è, come deciso la settimana scorsa al termine della movimentata assemblea che ha sancito lo strappo della minoranza, tra i 10 sostituiti in commissione alla Camera: con lui, l’ex segretario dem Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Andrea Giorgis, Enzo Lattuca, Barbara Pollastrini, Marilena Fabbri, Roberta Agostini e Marco Meloni. La sostituzione non è definitiva ma legata alla sola votazione dell’Italicum. L’ufficio di presidenza del Partito democratico alla Camera non s’è ancora espresso, invece, sulle dimissioni del capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza.
È uno stallo che racconta le due Italie: da un lato le alchimie politiche, dall’altro un dramma, quello dell’infinita emergenza migranti, davanti al quale la politica ai suoi livelli più alti deve dare risposte.
Passando dal generale al locale, ma rimanendo in tema di “stallo”, ecco un’immagine simbolo della città di Potenza: un ascensore bloccato e gli addetti alle pulizie che intervengono da volontari, chiamando anche in questo caso il livello politico-amministrativo a una risposta chiara.
Consoliamoci col gusto: il Quotidiano e la Gazzetta di Basilicata riportano nel fogliettone di prima pagina la notizia del cuoco Rocco Pozzulo eletto presidente nazionale della Federazione italiana cuochi. Pozzulo, project manager e responsabile eventi della Federazione italiana cuochi oltre che presidente dell’Unione regionale cuochi lucani e dell’Associazione cuochi potentini, correva per il triennio 2015-2018 e ha coronato il suo sogno. Congratulazioni.
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