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Se appena tre giorni fa le cronache dell’Espresso riportavano la notizia delle lagnanze del Comune di Matera nei confronti del governo per l’attesa dei fondi stanziati in attesa dell’evento 2019, non va meglio alla voce tagli ai Comuni: nel miliardo e mezzo di sforbiciate previste dal decreto di Palazzo Chigi e che potrebbero piombare a breve nei bilanci dei Comuni italiani, spicca proprio la Capitale della Cultura. Secondo le prime proiezioni di cui dava conto domenica Repubblica, in particolare, ammonterebbe a 2.437.258 euro il taglio delle risorse dal Fondo di Solidarietà comunale rispetto al 2014. Per la città lucana si tratterebbe di 40 euro pro-capite in meno, un dato che la pone tra le città che in percentuale pagano le conseguenze più alte, anche in rapporto a centri più grandi come Genova (45), Bologna e Lecco (43). In proporzione, va persino “meglio” a Comuni popolosi come Taranto (tagli di 39 euro pro-capite), Como, Caserta e Agrigento (38). Il miliardo e mezzo – spiegava l’altro ieri il quotidiano di Largo Fochetti – andrebbe a sommarsi al miliardo di tagli richiesti a Province e Città metropolitane e quelli pretesi dalle Regioni (5 in tutto, 2,3 dei quali solo sulla sanità), mentre sullo sfondo resta la mega spending review da 10 miliardi previsti dal governo per il 2016 (dal Def emergeva che 6 sarebbero stati a carico delle autonomie). Le tabelle, pubblicate qualche giorno fa sul sito del Viminale, sono state rielaborate dalla Cgia di Mestre. La paura è che «con meno soldi a disposizione i sindaci saranno costretti ad aumentare i tributi locali come Tasi, Imu, Tari, addizionali» ha commentato il segretario Giuseppe Bortolussi.
I giornali locali del lunedì, come sempre, dedicano ampio spazio allo sport e in particolare al calcio (soprattutto alla frenata del Potenza e alle chance di play off del Matera) ma, nel giorno dopo la tragedia nel Canale di Sicilia, il Quotidiano della Basilicata approfondisce l’argomento migranti (https://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/politica/736387/Ecatombe-in-mare–oltre-700.html) con grande evidenza in prima riportando il dibattito sull’accoglienza, dopo che nei giorni scorsi il governatore Marcello Pittella aveva aperto alla possibilità di accogliere il doppio dei profughi già ospitati in regione (le cifre ufficiali si muovono tra le 700 e le 900 presenze circa, e il governo in settimana aveva assegnato alla Basilicata altri 100 posti).
Ma nel lunedì di lutto e riflessione per le 950 vittime del naufragio, non manca la politica “politicante”: in un’intervista a Repubblica, il lucano Alfredo D’Attorre torna sull’argomento Italicum per ribadire, dalla posizione di fonda interna al Pd che nei giorni scorsi ha sancito le dimissioni da capogruppo alla Camera del potentino Roberto Speranza, la sua intenzione di non abbandonare la Commissione Affari costituzionali: «Voglio discutere i miei emendamenti per cambiare la legge elettorale, no alla fiducia – ha detto il dem di Melfi –. Non siamo conservatori, basta con questo giochino mediatico che non funziona più».
Il Corriere della Sera riporta la notizia del “reclutamento” di eventuali assessori grillini a mezzo curriculum vitae, in vista del voto di maggio a Matera (qui la notizia del gradimento in calo di Adduce e del buon risultato di De Luca a Potenza). Il cv può essere consegnato ai gazebo del Movimento, che candida a sindaco il 37enne Antonio Materdomini. Le autocandidature possono essere mandate anche via mail. Quando si dice la politica dal basso.
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