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SALANDRA – C’è fermento tra le fila dei partiti politici locali in vista della prossima competizione per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Salandra.
Nei giorni scorsi, Giuseppe Querciuola, ex segretario Pd di Salandra, interviene sulla questione dell’incontro avvenuto, secondo indiscrezioni a porte molto chiuse, tra Pasquale Bellitti, segretario provinciale del Partito deomcratico, Giuseppe Soranno, il sindaco uscente e Gianfranco Tubito ,al fine di trovare una quadra sulla definizione di una sola lista per le prossime comunali.
Querciuola ci ha raggiunto telefonicamente per spiegare quelle che definisce «le sue ragioni. Ho letto dalle pagine del Quotidiano del Sud del giorno 15 aprile, che ci sarebbe in atto un tentativo di mediazione da parte della segreteria provinciale del Pd, tra il sindaco uscente Soranno e lo sfidante Tubito.
La cosa che mi ha colpito leggendo l’articolo, è che gli aspiranti candidati a sindaco di Salandra provengono dalla stessa area Pd. Avendo io ricoperto l’incarico di segretario cittadino del Pd per dieci anni fino al febbraio 2014, e attualmente iscritto e parte attiva del partito, è doveroso da parte mia e per giustizia di cronaca fare alcune precisazioni.
Gianfranco Tubito non è mai stato iscritto al Pd di Salandra, nè tantomeno un simpatizzante; anzi, nelle sue passate esperienze politiche, lo abbiamo visto candidato in diversi schieramenti e a volte proprio contro il Partito democratico. Nulla di personale nei confronti di Tubito -precisa ancora Querciuola- ben venga la disponibilità di persone che desiderano impegnare il proprio tempo per la crescita del nostro “piccolo paese” in un impegno comune, ma se ciò deve avviene attraverso un confronto democratico e trasparente nelle sedi opportune, circoli cittadini, partendo prima dal programma da presentare ai cittadini per finire alla composizione delle liste e dei ruoli.
Credo che -ha concluso Querciuola- se la notizia dell’incontro “segreto” fosse confermata ufficialmente dalle parti, il segretario provinciale dovrebbe adottare logiche diverse nelle trattative; il tutto deve avvenire alla luce del sole nella massima trasparenza e possibilmente condivisa.
Oggi amministrare un paese come Salandra, con le difficoltà del periodo storico che stiamo attraversando, necessita di unione e coralità e una progettualità condivisa che passa, a mio avviso, dalla strada della lealtà.
Il tentativo di voler trovare la soluzione unica da parte della segreteria provinciale del Pd, è apprezzabile nella misura in cui si fa chiarezza si stabiliscono bene i ruoli i tutti, ma soprattutto cosa si vuole mettere in campo per dare risposte ai cittadini di Salandra; semmai la disponibilità di Tubito capire quale programma vuole attuare con l’obiettivo di mettere al primo posto gli interessi dei cittadini».
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