2 minuti per la lettura
EGREGIO signor sindaco, ho sentito il dovere di scriverle questa pubblica lettera, perché credo sia giunto il momento di fare chiarezza. Credevo, anzi credevamo, che con la sottoscrizione degli impegni per la città, da parte di 24 su 32 dei consiglieri comunali, si fosse avviata una nuova fase per Potenza. Quindi, con il mantenimento dell’attuale giunta comunale, assolutamente non politica, ci fosse la possibilità di lavorare, avendo un esecutivo con il ruolo di mera interfaccia tecnico-operativa.
Invece, ahimè, qualcuno ha creduto, anzi crede di poter sciabordare in un “equivoco” politico nato nel solo interesse del capoluogo.
E qui, poi, necessita un inciso. Non si potrà trascurare l’operato di qualche consigliere fuori dai 24 sottoscrittori che, attribuendosi il doppio ruolo di maggioranza e opposizione, a seconda delle necessità e/o convenienze del caso, immagina di poter trasformare la politica cittadina in un’arena.
In questo momento occorre scrivere una nuova pagina della storia potentina, mettendoci del proprio. La storia la si studia per non commettere gli errori del passato e non per fare processi inutili fuori dalle sedi deputate.
Ritengo, in ogni caso, che la dialettica politica sia il sale della democrazia, sempreché fondata su idee e proposte. Solo allora potrà essere foriera della migliori soluzioni.
Ebbene, tornando al tema, in tutti i mesi trascorsi dall’inizio della consiliatura, seppure con qualche imperfezione, comunque il centrosinistra ha dato prova di grande responsabilità. Tutti e 24 i consiglieri, vecchi e nuovi, hanno cercato di dare un contributo per portare il capoluogo fuori dal guado.
Qui, invece, sulla scorta dell’ “equivoco”, qualcuno si attesta in via esclusiva dei risultati amministrativi, che sono stati raggiunti grazie ai 24 responsabili.
Ora, però, credo sia doveroso avviare una nuova fase.
L’imminente scadenza del bilancio di previsione e pluriennale comporterà una nuova assunzione di responsabilità e questa non potrà avvenire senza un quadro politico chiaro.
Nessuno Le chiede un cambio di casacca, ma dovrà prendere atto che i 24 sono una maggioranza che lavora con Lei, per assicurare ai cittadini una serenità amministrativa e un futuro più roseo.
Quanto al contributo regionale, nell’ipotesi in cui non sarà concesso i potentini avranno la maturità per capire a chi attribuire le dovute responsabilità.
Il capoluogo lo si deve difendere sig. Sindaco, facendo chiarezza politica nell’interesse dei 67 mila residenti e non assecondando chi sta consumando un vero “delitto” sociale per interessi di partito e/o personali e di carriera politica.
Ora è giunto il momento di dire basta! Non c’è più tempo!
Sindaco, faccia il bene dei potentini, lasciando da parte gli schemi politici e le assurde contrapposizioni.
Confido nel suo acume.
Con riverenza istituzionale, la saluto e le auguro buon lavoro.
* Capogruppo Pu al consiglio comunale
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA