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POTENZA – Gli esuberi sarebbero 37. Mentre tutti gli altri continuerebbero a lavorare con una riduzione da 5 a 3 turni settimanali. E’ per questo motivo che gli 81 lavoratori Facility addetti alle pulizie e alla vigilanza degli impianti comunali ieri hanno occupato nuovamente la stanza del Consiglio in piazza Matteotti.
Dopo averci passato la notte, hanno continuato il presidio per l’intera giornata fino a quando è intervenuta la Digos. Che fare a quel punto? Rischiare di essere multati e di finire in questura o continuare la lotta a oltranza? A quel punto il gruppo si divide. Qualcuno preme affinchè non si lasci il presidio. Anche fuori, in tenda, se necessario. Ma molti sono monoreddito e hanno ancora figli minori a carico. Una multa, ora che hanno perso il lavoro, proprio non ci sta. Un lavoro che è un diritto e che a loro – dicono – è stato negato per colpe altrui. I sindacati sono accanto ai lavoratori. Sotto accusa è ancora il Comune.
«Noi non chiediamo soldi – dicono – ma almeno una revisione del piano. Che gli impianti sportivi non vengano chiusi come previsto il 16 giugno e che l’importo venga trasformato in ore di lavoro in modo da avviare per i 37 i contratti di solidarietà. Aspettiamo solo la convocazione in Regione, dal momento che la ditta l’ha già chiesta. Le procedure di licenziamento sono già in corso. Se chiudono gli impianti questi lavoratori sono fuori».
Intanto i lavoratori continuano a chiedere al sindaco di «cacciare» Facility. La ditta, infatti, ha un contratto in subappalto con il gruppo campano Romeo, aggiudicatario del bando Consip. Contratto che – dicono i dipendenti Facility – il Comune deve immediatamente rescindere.
L’amministrazione comunale, però, è irremovibile, sia rispetto alla riduzione del servizio del 60 per cento sia rispetto al contratto con Facility, il cui annullamento comporterebbe una penale del 10 per cento. Dal versante Ariete la situazione non è migliore. La manutenzione dell’impianto attrezzato bisogna ancora di 20 giorni per consentire la riapertura.
Intanto anche per i 17 addetti alle pulizie dell’impianto meccanizzato c’è già la procedura di licenziamento con l’aggravante che la ditta ha annullato il contratto che aveva tramite Cotrab, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città. I sindacati, come per Facility, attendono solo la convocazione in Regione. Il rischio, in questo caso, è che non essendoci una ditta uscente la prossima a cui verrà affidato il servizio non mantenga quei lavoratori a quelle condizioni. A quel punto si aprirebbe un contenzioso che non porterebbe a nulla, se non all’incremento dei livelli di disoccupazione.

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