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Nel 2014 la Guardia di Finanza ha condotto in Basilicata 58 indagini per il contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, 231 verifiche sull’Iva, con 231 persone denunciate, 6,5 milioni di euro di valori sequestrati e circa dieci milioni proposti per il sequestro, con 94 evasori totali scoperti e una percentuale del 23,7% di irregolarità: i dati sono stati illustrati stamani a Potenza, nel corso di una
conferenza stampa, dal comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale di brigata Salvatore De Benedetto.
I militari hanno inoltre scoperto 59 lavoratori in nero, 42 irregolari e 22 datori di lavoro che hanno violato nel norme del lavoro. Nel corso dei controlli sull’utilizzo dei fondi europei sono stati eseguiti 216 interventi, che hanno portato a 38 denunce e alla scoperta di 9,2 milioni di euro per contributi percepiti indebitamente su 20 milioni verificati (96 invece le denunce per i contributi nazionali, nove per gli appalti pubblici e 92 per i controlli sulla spesa previdenziale).
Sulla responsabilità amministrativa per danni erariali sono state invece segnalate 269 persone per 12,6 milioni di euro.
Per la lotta al gioco illegale gli interventi sono stati 79, di cui 32 risultati irregolari (il 40% circa), mentre sul contrasto alla criminalità organizzata i militari hanno svolto 105 accertamenti patrimoniali, con 169 persone sottoposte a verifica e confische per 104 mila euro. Sui «falsi», infine, prevale il settore dell’abbigliamento – con circa 300 mila prodotti sequestrati – seguito da quello dell’elettronica (circa cinquemila pezzi sequestrati). Trenta le persone arrestate per spaccio di droga (con sequestri per 243 chili circa, di cui 200 in provincia di Potenza) e sei per traffico d’armi. Le chiamate al 117 nel 2104 sono state infine circa 400, con tremila pattuglie impegnate.
«Ci stiamo strutturando – ha spiegato il generale di brigata – non solo per proseguire con efficacia i controlli sull’utilizzo delle risorse naturali, ma anche sul percorso che porta a Matera 2019, e noi ci siamo, ci tengo a dirlo, per evitare prima di tutto che si possano realizzare quelle pericolose suture fra politica e imprenditoria, su quella “zona grigia” di appalti e corruzione che sta emergendo, ad esempio, a livello nazionale: in Basilicata la situazione economica è difficile ma ci sono gli ingredienti per la ripresa della regione, tutelando quello che di ‘sanò e di eccellente esiste, e accendendo i riflettori su eventuali tentativi di infiltrazione».
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