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POTENZA – Non mollano i genitori dei 150 bambini di rione Poggio Tre Galli per il taglio delle due linee di scuolabus extra per il trasporto agli istituti scolastici del quartiere degli studenti delle primarie e delle medie. Ieri si sono incontrati in una sala della parrocchia di Santa Cecilia per avviare una raccolta firme per chiedere il ripristino del servizio, di cui usufruiscono da sempre, al costo di 12,50 euro al mese. La petizione verrà poi consegnata insieme a una lettera al Prefetto di Potenza affinchè convochi un incontro tra amministrazione, azienda e genitori. Per questi ultimi, infatti, si tratta di interruzione di pubblico servizio dal momento che le due linee erano previste nel vecchio piano di traporto pubblico locale, sebbene non gestite dal Cotrab ma dalle linee private Sevitour e Renna. E se è vero, come ha dichiarato Bellettieri, che ciò è un’ «anomalia» è altrettanto vero che è un’anomalia affidare questi servizi extra comunque a piccole linee consorziate Cotrab, così come previsto anche per le linee rurali. E quest’ultima decisione è una novità dell’ultimo piano e non di quello dell’amministrazione precedente. Ecco perché i genitori si sentono davvero presi in giro e ingiustamente tirati in causa in una querelle che vede questo braccio di ferro tra Comune e Cotrab dopo il dimezzamento del costo del trasporto previsto dal nuovo piano. I genitori, a questo punto, sarebbero anche disposti ad accollarsi anche il costo del Comune per questo servizio, passando da una spesa mensile da 12 a 30 euro al mese, purchè non vengano privati del servizio. Le conseguenze, in questi giorni, pare siano evidenti. Il traffico nel quartiere è ancora più congestionato, con la circolazione e la sosta davanti alle scuole di circa 150 automobili in più nell’ora di punta. Tra l’altro, se il problema è prettamente economico, i genitori non comprendono la motivazione per la quale gli alunni della scuola San Giovanni Bosco, di via Verdi, vengano trasportati gratuitamente alla scuola Luigi La Vista. «E’ giusto – dicono – hanno subito un disagio, vista la chiusura della scuola per inagibilità. Ma anche noi subiamo un disagio con questo taglio». A preoccupare i genitori, infine, è che questa decisione possa riguardare non solo l’anno scolastico in corso ma anche il prossimo, continuando a trovarsi penalizzati. Dal punto di vista del traporto in generale Poggio Tre Galli risulta così realmente scollegato, dal momento che il ponte attrezzato Santa Lucia è ancora chiuso, continuando a generare disagi anche gli studenti degli istituti superiori e in special modo del Conservatorio di musica Gesualdo Da Venosa, la cui raccolta firme per la riapertura, 300 in tutto, non sono proprio state prese in considerazione.

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