2 minuti per la lettura
Matera è il Comune che su scala nazionale dichiara di spendere di più nei servizi dedicati agli animali a quattro zampe.
E Potenza è tra le prime città d’Italia in cui i cani liberi sono controllati (dal pubblico).
Eppure, la performance sulla gestione degli animali è “scarsa” per la Capitale della cultura (15,5 punti) e “insufficiente” per il capoluogo (22).
I dati emergono dall’indagine sui capoluoghi attenti agli amici a quattro zampe effettuata da Legambiente con il IV rapporto “Animali in città”, «uno studio a tutto campo – scrive Monica Rubino su Repubblica – sui servizi e le attività dei capoluoghi italiani per la tutela e la gestione dei nostri cuccioli. La grande novità dell’edizione di quest’anno è il coinvolgimento diretto anche delle Aziende sanitarie locali, con l’obiettivo di potenziare le sinergie e le strategie condivise per garantire ai cittadini che amano gli animali servizi migliori e in maggior numero».
L’anagrafe canina aggiornata a un anno fa (20 febbraio 2014) riporta per la Basilicata la cifra di 66.680 (un cane ogni 8,7 abitanti). E lo studio di Legambiente cita per due volte, in due ambiti diversi, la regione: alla voce “Cani liberi controllati e tutelati dalla P.A”, Repubblica riporta l’«indicatore di una gestione pubblica meno onerosa, più partecipata (come avviene con i cittadini che si prendono cura delle colonie feline) e con un maggior grado di libertà per gli animali non padronali con «la presenza dei cosiddetti cani di quartiere o “liberi-controllati”. Tali esperienze sono presenti in meno di 1 Comune su 5, quasi tutti concentrati nel Meridione. Infatti le città che hanno dichiarato di avere cani liberi controllati sono nell’87,5% dei casi al Sud, nel 12,5% al Centro e in zero casi al Nord Italia». La Sicilia fa scuola: ma dopo Catania (3.000 cani e 174 cittadini), Messina (1.973 cani), Siracusa (476 cani e 75 cittadini), Palermo (451 cani) e Trapani (7 cani e 7 cittadini), ecco altre città con numeri importanti come Roma (400 cani e 300 cittadini), Chieti (290 cani) e, appunto, Potenza (256 cani e 340 cittadini).
Alla voce “costi”, riecco la Lucania virtuosa: a fronte di un costo medio di 1,74 euro/cittadino su scala nazionale, i cinque Comuni che dichiarano di spendere di più sono, in ordine decrescente, Matera con 13,15 euro/cittadino, Terni (10,3), Isernia (7,7) la sarda Tortolì (7,6) e Grosseto (7,56). I cinque Comuni che dichiarano di spendere meno sono Padova con 0,10 centesimi/cittadino, Bolzano (0,17), Brescia (0,2), Verona (0,22) e, pari merito, Palermo e Treviso (0,24). Sarà anche merito delle vecchie gattare e del loro lascito, ma che bello che il centro Sud per una volta non è maglia nera.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA