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«LO spostamento del mercato del sabato, fortemente voluto dalle associazioni di categoria, rischia alla luce degli atti notificati agli operatori interessati, di non avvenire mai». Lo scrivono in una nota Confesercenti e Confcommercio che sollevano uno dei temi più sentiti dalla comunità dopo aver dato lettura del contenuto di alcune note predisposte dagli Uffici comunali competenti e notificate ai commercianti ambulanti il 21 e 28 marzo.
«In pratica – fanno notare le due associazioni di categoria – facendo riferimento ad un regolamento a dir poco obsoleto approvato in Consiglio Comunale a settembre 2001, in cui ciò che spicca di attinente al tema dell’assegnazione dei posteggi, in caso di spostamento di mercato, è garantire possibilmente le stesse posizioni precedentemente assegnate, diventa logico e palese pensare che l’assunto non potrà mai essere rispettato perchè le planimetrie (vecchia e nuova) sono completamente diverse.
Nei corridoi municipali si apprende poi, perchè di commercio il Comune di Matera non si occupa più ufficialmente da qualche lustro, che laddove non si addiverrà ad un accordo fra operatori (anch’esso previsto nell’atavico Regolamento e sfidiamo noi chiunque a voler mettere d’accordo quasi trecento titolari di posteggio), si passerà ad adottare il comma 4 del succitato Regolamento che prevede, udite udite .. il sorteggio!».
La denuncia delle associazioni di categoria si sofferma poi sul rischio di eventuali ricorsi che potrebbero bloccare ancora una volta il trasferimento del mercato nella nuova sede.
Per questo Confcommercio e Confesercenti «Chiedono all’Amministrazione comunale di metter mano a quello che prevedono le attuali direttive vigenti (in particolar modo la Conferenza unificata Stato-Regioni) che nelle premesse indicano che nei mercati vanno apportate migliorie, bisogna razionalizzare le tipologie dei prodotti offerti, bisogna considerare la salute pubblica, la tutela e sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, nonchè considerare la maggiore professionalità ed anzianità acquisita nel mercato da ogni singolo operatore e la sua regolarità fiscale, contributiva e previdenziale.
Sono questi gli aspetti principali da far osservare per addivenire, finalmente, allo spostamento del mercato del sabato dal Rione San Giacomo, allo stradone principale del Paip II».
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