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«LE tre strutture hanno tutte problemi» (Francesco). «L’organizzazione complessiva della scuola con tre sedi è problematica» (Domenico). «Vorremmo stare tutti insieme per essere più uniti come scuola» (Lucrezia).
Abbiamo raccolto queste testimonianze ieri mattina, sotto la sede della Provincia in via Ridola dove parte delle classi dell’Istituto Alberghiero “Turi” di Matera si è spostata in massa.
In protesta pacifica per risolvere il “caso sede” una volta per tutte. Decine di studenti, diversi dei quali in tenuta da cucina, hanno atteso con calma olimpica che si potesse concretizzare un incontro con i rappresentati istituzionali della Provincia. Per il proprietario delle sedi, il delegato a tenere il confronto è stato il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Andrea Badursi. Per l’Alberghiero, le scale di via Ridola sono state salite da una delegazione composta da studenti, genitori e insegnanti.
L’intesa di base comunque c’era già. Il nodo, invece, è ovviamente sui tempi.
«Nel nostro programma come Amministrazione -ha spiegato infatti Badursi, raggiunto telefonicamente a margine dell’incontro- fra gli obiettivi avevamo proprio quello di dare una sede all’Alberghiero materano.
Alla delegazione -ha aggiunto poi Andrea Badursi, che fra le altre cose s’è anche recato all’Olivetti per vedere il dirigente dell’Istituto commerciale- ho però dovuto ricordare che stiamo vivendo un momento estremamente difficile, nel quale siamo pure alla cessione degli edifici.
L’ottimizzazione degli spazi per la fruizione delle sedi e, quindi, delle scuole – ha aggiunto il consigliere – è la priorità del Piano per l’Edilizia scolastica che attueremo». Badursi, inoltre, ha chiarito che l’Amministrazione provinciale ha già in mente in che struttura portare la sede unica dell’Alberghiero, e «per i lavori abbiamo trovato i fondi». Ma di certo non si potrà fare dall’oggi al domani. Per il Turi servono 9 cucine ecc. «Possiamo dire che stiamo lavorando a trovare la soluzione, per andare nella direzione delle richieste avanzate», ha chiosato Andrea Badursi. Nel futuro si vedrà.

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