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MATERA sarà presente alla due giorni di “Italia 2015: il Paese nell’anno dell’Expo”, in programma a Firenze, a Palazzo Vecchio, secondo grande appuntamento dopo quello di Milano.
Due giorni di incontri e dibattiti in chiave nazionale e internazionale, che si concluderanno con un intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La giornata si svolgerà tutta in sessione plenaria.
Il primo spazio, dal titolo “Dai borghi alle città, i territori protagonisti”, a cui parteciperanno Angelino Alfano, Paolo Gentiloni, Debora Serracchiani, Salvatore Adduce e Aldo Bonomi, è previsto alle ore 10.30.
“Siamo onorati di partecipare a questo straordinario evento.
Matera è invitata come emblema della civiltà contadina e come città ospite del prossimo grande evento del Paese, la capitale europea della cultura per il 2019. Dopo Expo, infatti, ci aspetta un nuovo lavoro collettivo da Matera e con Matera. Firenze è stata nel 1986 la prima città italiana capitale europea della cultura: Matera lancerà una call per selezionare 27 città italiane partner che si sommeranno a 27 città europee. Una di queste sarà certamente proprio Firenze”.
Lo afferma Paolo Verri, direttore di Matera 2019, presente a Firenze anche come responsabile palinsesto eventi del Padiglione Italia di Expo 2015.
Con la sessione “Cooperazione e cittadinanza globale”, interverranno Paolo Gentiloni, Andrea Riccardi, Claudio Tesauro, Valentina Fiore.
Alle ore 11.30 Emma Bonino parlerà della “potenza delle donne”, mentre a seguire discuteranno di “Cultura del cibo e identità nazionale” Giuseppe De Rita, Piercarlo Grimaldi, Carlo Cracco, Piero Antinori e Maria Pirrone.
Alle ore 12.15 sul tema “Dalle radici al futuro. Tracce di nuova economia” si confronteranno Maria Letizia Gardoni, Raffaele Maiorano, Francesca Planeta e Teo Musso.
Al termine un intervento di Romano Prodi sul tema della “geopolitica del cibo”.
Il pomeriggio sarà dedicato alle quattro parole chiave con cui l’Italia si preparerà ad Expo: bellezza, saper fare, innovazione e vivaio.
L’appuntamento costituisce certamente una vetrina che conferma ancora una volta il ruolo che Matera potrà svolgere come punto di riferimento futuro dell’Italia e del Mezzogiorno.
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