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POTENZA – Il confronto pragmatico sulle ricadute economiche per il territorio ha prevalso sulle sterili contrapposizioni. E’ racchiuso in questo passaggio il giudizio positivo che arriva da Confindustria e il cartello delle associazioni datoriali “Pensiamo Basilicata”, rispetto al preliminare accordo siglato a Roma tra Regione e ministero dello Sviluppo economico, sull’uso delle risorse derivanti dal petrolio.
Una presa di posizione che arriva a qualche giorno di distanza dalla firma del presidente Pittella e del sottosegretario del Mise, Vicari, di quella proposta «figlia anche – ci tengono a sottolineare il presidente degli industriali, Michele Somma, e il coordinatore del cartello, Paolo Laguardia – del percorso al quale le rappresentanze delle forze sociali e datoriali della Basilicata hanno, come noto, fornito il proprio qualificato contributo».
Il documento sottoscritto sblocca il 3 per cento delle royalty, fino a ora utilizzato per finanziare la card carburante. Si tratterebbe, complessivamente, di 130 milioni di euro da destinare su alcuni assi prioritari: circa il 20 per cento alla cosiddetta social card, 104 milioni per lo sviluppo economico (di cui 35 di incentivi al sistema produttivo lucano) e 69 per altre misure.
«Consideriamo importante, all’interno del perimetro definito dal preliminare di accordo – commentano Somma e Laguardia – l’attenzione che è stata riservata al settore produttivo lucano e, in particolare, l’aver recuperato importanti risorse da indirizzare su una serie di ambiti quali il sostegno agli investimenti innovativi, la promozione della competitività energetica e la riqualificazione energetico – ambientale del sistema produttivo. Così come la promozione di soluzioni di mobilità sostenibile e di logistica merci e persone finalizzate all’efficienza energetica o all’utilizzo di energia a minor impatto ambientale, la promozione, mediante appositi strumenti, dell’auto imprenditorialità e delle smart city, il sostegno agli interventi di risparmio energetico su unità abitative private».
Per il presidente di Confindustria e il coordinatore di Pensiamo Basilicata va premiata, inoltre, la scelta operata in favore di politiche indirizzate ai segmenti della popolazione lucana che, per effetto della perdurante crisi, è tuttora alle prese con situazione di marginalità economica e lavorativa e per il cui superamento sono state predisposte specifiche linee di intervento, come la social card, il sostegno al reddito ovvero il fondo per comuni e province per ampliamento dei servizi offerti, quello per l’occupazione stabile sul territorio regionale o il fondo per i progetti di utilità sociale.
«Naturalmente – hanno concluso Somma e Laguardia – sullo sfondo resta l’auspicio che gli ancora timidi segnali di ripresa che si vanno profilando a livello nazionale possano quanto prima manifestarsi anche nella nostra Regione, anche sulla scorta della rapida attivazione delle misure di sostegno all’apparato produttivo, comprese – ma non solo – quelle rinvenienti dal richiamato accordo preliminare, in modo da riattivare, per effetto della ripartenza economica, la correlata base occupazionale».

marlab

m.labanca@luedi.it

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