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REDDITO MINIMO, limiti alle emissioni, registro tumori e moratoria sulle estrazioni. Sono questi i macro temi che Sinistra Ecologia e Libertà ha portato ieri a Rionero per una raccolta firme. Si tratta di una serie di proposte da girare al presidente Marcello Pittella. In primo luogo Sel chiede l’istituzione di «una misura di tutela, inclusione e coesione sociale» mettendo in pratica il reddito minimo garantito per tutti i lucani. Una misura che dovrebbe garantire almeno 7mila euro all’anno. Una sperimentazione che secondo Sel si potrebbe applicare subito su ammortizzati in deroga e beneficiari del progetto Copes.
Ma non c’è solo questo. La seconda proposta riguarda una legge sul registro tumori, esteso nel particolare anche a quelli infantili. La richiesta di Sel è quella di un sistema regionale che possa elaborare i dati relativi a mortalità, ospedalizzazioni e «che coinvolga i medici di base con analisi per territorio omogenee che monitorino in special modo le aree con rilevante impatto industriale».
Diversa la questione relativa al petrolio. Da una parte la richiesta di contenimento dei limiti delle emissioni di agenti inquinanti pericolosi relativi alle attività estrattive, dall’altr aun piano di campionamento continuo da fare coinvolgendo Asp, Arpab e Crob. La legge-proprosta di Sel in pratica inserisce la cosiddetta valutazione del danno sanitario, In caso del superamento dei limiti l’unica strada è la sospensione delle attività di estrazione e le attività connesse.
L’ultima proprosta è una vera e propria moratoria sul petrolio: in pratica la richeista è che «la Basilicata si vincoli legislativametne nel concedere l’intesa allo Stato per le nuove estrazioni. Nel concedere o meno la propria intesa tenga conto del patrimonio agricolo». Dunque nel concedere eventuali estrazioni l’intesa tra Stato e Regioni «sia sempre subordinata alla tutela del territorio».

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