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POTENZA – Non sembra esserci poi tutta questa fretta. Anzi. La truppa di big che  scommette sul rimpasto di giunta regionale a dopo le elezioni amministrative di Matera è numerosa. E tra loro anche colonnelli di primo piano. 
Insomma per la nuova squadra di assessori regionali sembra ci sia da attendere ancora. Le condizioni non sembrano essere ancora mature. Le notizie che circolano sono per due tipi di soluzioni. La prima è per una chiusura dei giochi prima delle elezioni di Matera. Ma comunque non nell’immediato. In pratica per la metà di aprile. Insomma non prima della chiusura definitiva della vicenda di Matera e di ciò che ne consegue. E cioè prima la convocazione dell’Assemblea regionale del Partito democratico regionale (c’è sempre da eleggere un presidente dell’assemblea, due vice segretari regionali e la Direzione da comporre con il misurino delle correnti e delle aree congressuali)  e poi l’apertura del tavolo delle trattatie con il centrosinistra. Perchè se contatti tra il presidente della giunta regionale Marcello e le altre forze politiche ce ne sono già stati nulla è ancora avvenuto in termini ufficiali. 
A meno che Pittella non voglia imprimere un’accelerazione improvvisa. Ma dopo tutta la mediazione che c’è stata sulla vicenda della ricandidatura di Salvatore Adduce (ancora non chiusa definitivamente) la corsa a chiudere i giochi della nuova giunta non sembra la soluzione più gettonata. Tanto più che lo stesso Pittella avendo blindato in quota renziana, Luca Braia (sicuro prossimo assessore e si parla di Agricoltura) non dovrebbe avere nessun interesse ad accelerare. 
C’è dell’altro. Secondo i rumors salirebbero comunque le quotazioni di Vincenzo Santochirico (a cui era stata proposta la guida dell’Eipli). L’ex assessore regionale è sempre critico sulla scelta di ricandidare Adduce alla poltrona di sindaco. Una sua nomina ad assessore in quota Luongo (sinistra Pd) potrebbe cambiare gli scenari. E in un colpo solo verrebbero “sistemati” due tasselli materani in giunta accontendando le due due correnti. Rimarrebbero così due postazioni. Su questo pare ci sia ancora da lavorare. Uno dovrebbe essere in quota dem sempre cuperliana – luonghiana. E qui lo scenario è scomposto: si va da Vito Santarsiero a Piero Lacorazza e altri ancora. E rimarrebbe comunque da nominare il quarto assessore: c’è chi vorrebbe la riconferma della Franconi in virtù delle quote rosa. Ma rimarrebbero così fuori tutti i minori a partire dal Psi. 
Poi tutto è possibile. E’ chiaro. Pittella non è uomo che si spaventa davanti alle decisioni. Ma la mediazione (visto che in molti Comuni in cui si vota oltre a Matera il Pd rischia di farsi la guerra) forse non è il male peggiore in questa fase. 

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