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POTENZA – Si avvia a soluzione il problema della insufficienza dei mezzi di trasporto per raggiungere lo stabilimento Sata di Melfi, a seguito dell’aumento della produzione e quindi delle unità lavorative impegnate in fabbrica. Dopo le rassicurazioni che giovedì l’assessore regionale alle Infrastrutture, Aldo Berlinguer, ha fornito nella lettera inviata al Quotidiano, arriva la risposta concreta della Regione.
Il direttore generale del dipartimento della Presidenza della Giunta, Vito Marsico, ha scritto alle due Province di Potenza a Matera per far sapere che l’ente di viale Verrastro si impegna a trasferire i fondi, e garantire i trasporti aggiuntivi. Il potenziamento della linea su gomma potrà partire da subito, anche in vista dei venti turni settimanali che verranno avviati da martedì.
Le somme anticipate dalle Province verranno, rispetto a quelle stabilite dal contratto di servizio, saranno poi coperte tra trasferimenti della Regione. E dopo le rassicurazioni giunte da viale Verrastro, i presidenti delle Provincia di Potenza e Matera, Nicola Valluzzi e Francesco De Giacomo, hanno annunciato ieri pomeriggio la notizia: a partire dal turno notturno di questa sera, saranno attivati i collegamenti aggiuntivi. Un incremento di 704.560 chilometri delle percorrenze per i servizi di trasporto pubblico, garantita per ora fino al 31 dicembre 2015. Per una spesa aggiuntiva di circa un milione e due cento mila euro rispetto al vigente contratto di servizio. Risorse finanziarie appunto dalla Regione Basilicata. «Questo risultato – hanno commentato i presidenti – è frutto di una sinergica volontà delle istituzioni locali, rappresenta una pagina positiva nel governo degli interessi e dei bisogni della comunità lucana, conseguita in una delle condizioni più difficili della finanza e del sistema pubblico italiano». Il nuovo modello produttivo adottato da Fca prevede la ripartizione giornaliera del lavoro fra quattro squadre di operai, a fronte delle tre sinora utilizzate. Tale scelta – sottolineano ancora i presidenti delle due Province – dovrebbe assorbire i problemi di sovraffollamento sui bus denunciati nei giorni scorsi. Nei prossimi giorni, si valuterà quale sarà l’impatto dei nuovi assunti sui servizi di trasporto, visto che il numero dei lavoratori dell’indotto resta ancora indefinito.
Il Quotidiano, nei giorni scorsi, aveva dedicato ampio spazio alle testimonianze degli operai costretti a viaggiare in piedi per raggiungere la zona industriale di Melfi: una vera e propria odissea sia per i lavoratori lucani, che per quelli pugliesi. La Giunta Vendola aveva annunciato un incontro con le aziende di trasporto per potenziare le linee. Ma ieri la segreteria della Fast Confsal di Puglia e Basilicata è tornata all’attacco, lamentando la latitanza del Governo pugliese. «Gli autobus sovraffollati – sostiene il sindacato – farebbero venir meno anche le condizioni di sicurezza, oltre che di comfort, soprattutto con l’aggiunta della quarta squadra di operai, da questa settimana. Mentre a Melfi si produce a pieno ritmo, la Capitanata sta perdendo una enorme possibilità di sviluppo».
Il sindacato insiste soprattutto sui mancati investimenti per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Foggia – Potenza. «Forte degli investimenti della Regione Basilicata – scrive la Fisascat – potrebbe essere potenziata da subito, se solo la Regione Puglia rispondesse all’appello, per favorire il transito di merci e lavoratori anche dalla zona industriale di San Nicola di Melfi».
«L’ammodernamento e la elettrificazione di questa linea – continua il sindacato – tuttora a binario unico, con tempi di percorrenza lunghissimi ripercussioni sugli utenti privati e sulle aziende della zona».
Eppure i collegamenti Foggia – Potenza, proprio in questo momento storico, servirebbero più che mai al notevole aumento delle risorse umane coinvolte nel bacino industriale del basso – melfese con l’incremento dell’esigenza del pendolarismo.
Per ora, però, le tute blu lucane possono cantare vittoria: la carenza di mezzi di trasporto finalmente risolti.

m.labanca@luedi.it

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