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E’ L’ASSESSORE Aldo Berlinguer ad intervenire all’indomani del nostro articolo sui disagi degli operai della Sata di melfi, costretti a viaggiare in piedi per una cronica carenza di autobus. Abbiamo raccolto le loro testimonianze ma anche i commenti dei sindacati, non proprio teneri con l’amministrazione regionale. Così mentre in Puglia la regione ha già annunciato un incontro con le aziende di trasporto per potenziare le corse sverso la Sata , in Basilicata la sensazione è ben diversa.
Non è d’accordo però l’assessore Berlinguer che non ha nessuna voglia di lasciare sopite le critiche «di indifferenza alle problematiche espresse dai lavoratori e dai loro rappresentanti». Critiche che secondo l’assessore sono «destituite di ogni fondamento».
In poche parole «la Regione è stata sin da subito vicina ai disagi dei lavoratori Sata e si è attivata per la loro risoluzione. Ciò infatti, sin dal potenziamento delle corse automobilistiche anche nel periodo estivo, con particolare riferimento alla Provincia di Matera».
Il problema però non è affatto risolto, anzi. E di questo Berlinguer ne è «consapevole, ma stiamo facendo di tutto affinchè si trovi la soluzione definitiva. Infatti, la decisione della Fiat Chrysler Automobiles di incrementare la propria produzione presso lo stabilimento di san Nicola di Melfi e la conseguente adozione di un nuovo modello organizzato su 20 turni settimanali, a partire dal prossimo 22 marzo, comporta un incremento delle percorrenze necessarie e dei relativi oneri particolarmente rilevante, di oltre un milione di euro.
In relazione a questo, la Regione sta ponendo in essere i necessari provvedimenti al fine di assicurare per tutto il periodo necessario, il potenziamento dei servizi di Tpl provinciali per i lavoratori dell’indotto di San Nicola di Melfi.
Siamo consapevoli della grande opportunità occupazionale che la Fca Sata sta offrendo al territorio e che questa deve essere colta nella sua pienezza rimuovendo ogni ostacolo, senza indugio. Impiegheremo ogni mezzo al fine di consentire ai lavoratori di cogliere questa grande occasione nel miglior modo possibile».
Dunque si sta lavorando soprattutto per individuare le somme necessarie. ma bisognerà fare i conti con un altro aspetto: l’aumento dei turni anche nella linea montaggio. E intanto a cogliere la palla al balzo sono anche i sindacati. Sulla questione, infatti, ritorna il segretario dei metalmeccanici della Cisl Gerardo Evangelista che parte dal presupposto che a breve anche al reparto montaggio ci sarà un incremento fino a venti turni.
E in tutto questo «Rischiamo di arrivare impreparati a questo appuntamento per la mancanza di un sistema di trasporto locale in linea con i mutati bisogni della fabbrica». Evangelista si appella a Berlinguer, che intanto nella lettera di risposta ha ribadito che in questo momento si stanno mettendo appunto i provvedimenti necessari al potenziamento delle corse.
«Quando lo scorso febbraio la Fim segnalò i primi disservizi sulle line di autobus per San Nicola di Melfi – ricorda Evangelista – non lo fece per fare a lupo a lupo o per smania di protagonismo, ma per mettere in guardia Regione e Province che la rete dei trasporti andava potenziata per accompagnare la risalita produttiva.
L’allarme purtroppo è stato inascoltato e ora si rischia di compromettere la produzione per carenza di mezzi di trasporto. Tutto ciò è paradossale. Non si può pensare che un sistema pensato per meno occupati e meno turni possa andare bene ora che l’occupazione è aumentata ed è partita pure la sperimentazione dei venti turni”.
“La metafora del Cristo che si è fermato ad Eboli – continua il segretario della Fim – ce la dobbiamo mettere definitivamente alle spalle se vogliamo cogliere le opportunità legate al rilancio mondiale di Fca.
I lavoratori che con spirito di sacrificio stanno riportando in alto la fabbrica di Melfi meritano più rispetto e meno chiacchiere».
v.panettieri@luedi.it
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