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IRSINA – Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della locale stazione, si è evitato un vero e proprio disastro nella mattinata di ieri in un’abitazione posta in una palazzina dell’Ater, nella zona nord del paese.
Un bambino, stava “giocando” con un a bombola di gas, forse, emulando una scena vista in qualche film, quando tutto ad un tratto la bombola s’è incendiata. Da quanto emerge, le urla del bambino hanno attirato l’attenzione della mamma, che ha provveduto a mettere in salvo subito lo stesso bambino e gli altri fratellini per evitare il peggio. Ma la situazione era complicata e non è bastato l’intervento della signora per evitare il peggio.
La ricostruzione. Erano circa le dieci del mattino, quando la sirena della volante dei Carabinieri è sfrecciata, a tutta velocità, verso la zona nord del paese, per raggiungere una palazzina dell’Ater, in via Lamarmora, dove al secondo piano di un’abitazione si erano propagate imponenti fiamme ed un fumo intenso che aveva attirato l’attenzione di diversi passanti e insospettito i vicini.
Sul posto sono immediatamente arrivati gli agenti della Polizia Locale ed i Carabinieri, a seguire in una rapidissima sequenza di intervento, anche i Vigili del Fuoco arrivati da Matera e persino il sindaco Raffaele Favale, avvisato del pericoloso incendio in corso e direttorsi verso la zona nord del paese con la stessa tempestività di polizia locale, dei militari e vigili del fuoco.
Anche se la mamma aveva messo in salvo i bambini, con grande ansia, ma allo stesso tempo con freddezza, dal balcone si notavano le fiamme della bombola del gas, che continuava a far divampare l’incendio, oltre che a far aumentare le proporzioni dello stesso, con il passare dei minuti. Senza dubbio non c’era tempo da perdere per evitare danni maggiori alle cose o ad altre persone nelle vicinanze.
A quel punto è intervenuto con sangue freddo e quasi sprezzo del pericolo, il militare Giuseppe Navedoro, della stazione dei Carabinieri di Irsina, che con l’ausilio di un estintore a polvere s’è inoltrato nell’appartamento e poi sul balcone per spegnere il rudimentale ordigno.
La cronaca, per fortuna racconta solo di un grave spavento per tutti, anche se l’episodio accaduto, poteva sviluppare contorni ben più gravi. Nell’ abitazione erano presenti altre bombole del gas per uso domestico, il che significa che, se non fosse stato spento in tempo l’incendio, ci sarebbe stato il concreto rischio di una forte esplosione, mettendo in una condizione di forte rischio i quattro plessi da tre piani.

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