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LAVELLO – Erano comparse la mattina del giorno dedicato alla memoria dell’Olocausto..
Scritte che inneggiavano al fascismo e al nazismo e che soprattutto offendevano il popolo ebraico e la tragedia della “Shoah”.
Una memoria infangata che ha lasciato il segno anche nella comunità lavellese.
Quelle scritte (a lato solo alcune che pubblichiamo in esclusiva) non sono passate inosservate e i militari dell’Arma di Lavello, supportati dalla compagnia di Venosa guidata dal capitano Vincenzo Varriale, ha voluto vederci chiaro.
Pertanto, immediatamente i carabinieri hanno avviato una serie di minuziose indagini finalizzate ad identificarne i responsabili.
Grazie all’attenta quanto minuziosa attività info-investigativa, i carabinieri sono riusciti ad acquisire inconfutabili elementi di colpevolezza a carico di due giovani studenti, originari proprio della città dauna che, durante la notte tra il 26 e il 27 si sono resi responsabili di un vero e proprio “raid”, imbrattando gli edifici. Dalle indagini dei militari dell’Arma sarebbe emerso che uno dei due giovani denunciati avrebbe frequentazioni con un gruppo di estrema destra della Capitale.
I due giovani pertanto sono stati deferiti in stato di libertà alla procura della Repubblica di Potenza per imbrattamento di edifici, apologia del fascismo e detenzione illegale di munizioni.
I militari a seguito di diverse perquisizioni domiciliari hanno rinvenuto all’interno delle abitazioni dei responsabili, materiale utilizzato per imbrattare gli edifici.
Non solo. E a conferma della natura ideologica del gesto, hanno ritrovato anche numerosi volantini raffiguranti effigi di “Hitler” e “Mussolini”, nonché alcune munizioni illegalmente detenute, il tutto sottoposto a sequestro.
«Si tratta – hanno spiegato in una nota i carabinieri – di uno spaccato agghiacciante della nostra storia che è importante non dimenticare, poichè il triste ricordo deve aiutare le popolazioni a costruire un futuro migliore».
g. r.
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