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IL CROB di Rionero vuole spiegare i dati del registro tumori nelle scuole. Così almeno annuncia il direttore generale della struttura oncologica lucana, Giuseppe Cugno, che avrebbe raccolto il sollecito di Marcello Pittella. E così, in una lettera inviata a tutti gli istituti lucani, Cugno ha annunciato massima disponibilità e apertura per eventuali incontri con gli studenti. L’obiettivo è raccontare l’andamento delle patologie tumorali.
E dopo le discussioni dei giorni scorsi sui dati del 2011 appena pubblicati lo stesso Crob vorrebbe partire con una campagna di informazione destinata ai più giovani. E infatti nella lettera viene ribadito che dal sito web dell’istituto si possono scaricare i dati del registro.
Tornando alla questione incontri: ogni Istituto che desidera avere un confronto dovrà contattare il direttore dell’Epidemiologia Clinica, Biostatistica e Registro Tumori Rocco Galasso.
«Con questa iniziativa – ha detto Galasso – s’intende fare chiarezza su un fenomeno fin troppo oggetto di valutazioni, alcune strumentali, altre politiche, in modo da poter affrontare la questione conoscendone i rigorosi termini scientifici.
Il Direttore del Registro Tumori, nelle scuole che chiederanno di incontrarlo, fornirà agli studenti tutte le informazioni sull’andamento della patologia oncologica, sulla base di informazioni certe, codificate e archiviate e utili per studi e ricerche.
Attualmente in Itala sono attivi 43 registri di popolazione (38) o specializzati (5) che seguono complessivamente circa 28 milioni di italiani, corrispondenti al 47 per cento della popolazione residente totale.
Le informazioni raccolte includono il tipo di cancro diagnosticato, il nome, l’indirizzo, l’età e il sesso del malato, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e sta ricevendo e l’evoluzione della malattia.
Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.
Alla formazione del Registro Tumori della Basilicata hanno contribuito diverse autorità sanitarie presenti sul territorio».
La discussione scaturita nelle ultime settimane riguarda soprattutto la rilevazione fatta nelle aree petrolifere. Secondo il rapporto L’incidenza tumorale in Basilicata è inferiore alla media nazionale ed in linea con le regioni meridionali. Questo dicono i dati al 2009 del Registro Tumori della Basilicata.
Potenza e il Vulture Alto Bradano sono le aree con la maggiore incidenza; il Lagonegrese- Pollino è invece la zona con la minore.
Su questo il Movimento 5 Stelle aveva sollevato dubbi sui dati, parlando piuttosto di «un generale aumento delle neoplasie in tutta la Basilicata». Concetto peraltro ribadito anceh dall’europarlamentare Piernicola Pedicini, che prima della nomina svolgeva il lavoro di fisico medico proprio all’interno del Crob di Rionero in Vulture.
Forse proprio per questo Cugno ha sentito la necessità di poterne discutere nelle scuole, mettendo a confronto i dati disponibili ed informando anche in un’ottica di prevenzione. Basterà questo a spegnere le polemiche sui metodi d’indagine legati al registro tumori?

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