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POTENZA – Sono in presidio permanente nella sede del Comune dalle 19 di ieri gli 81 lavoratori Facility tra addetti alle pulizie, vigilanza e reception degli immobili comunali.
Anche quella tiepida speranza di ritiro dell’ordinanza comunale del sindaco di far partire dal primo marzo i tagli apportati al servizio con un conseguente licenziamento di almeno 40 unità e una riduzione del turno da 5 a 3 giorni settimanali, la situazione non è cambiata. Non sono serviti a nulla i continui incontri con i sindacati e con l’azienda.
Il sindaco è irremovibile: i tagli ci saranno, il costo del servizio passa da 2 milioni e 900 mila euro iniziali – cifra, questa, un po’ traballante, che vede un’incomprensibile oscillazione di 70 mila euro da una rimodulazione della spesa a un’altra – a 1 milione e mezzo prima, a 1 milione e 417 mila euro dopo.
Ciò significa, ritiro o meno dell’ordinanza del primo marzo, che restano confermati sia i licenziamenti che la riduzione dell’orario di lavoro. Una tragedia per chi già percepisce soli 400 euro al mese per 20 ore settimanali e ha famiglia.
I lavoratori sono sul piede di guerra e con loro i sindacati. Il calcolo è semplice: l’ammontare ore è di 103.000. Ogni ora costa 15,40 euro (20 se si tiene conto dell’Iva), occorrono circa 2 milioni di euro per garantire il servizio. A nulla serve l’azzeramento di costi quali tutto ciò che riguarda la manutenzione, il giardinaggio e la reception, voci, tra l’altro, introdotte nel pacchetto pulizie solo con l’entrata di Facility tramite Consip, a giugno 2014, mentre prima ad occuparsi del servizio era solo Ariete, i cui 17 dipendenti oggi sono impegnati nella pulizia delle scale mobili. Un annullamento dovuto, dal momento che i lavoratori hanno chiaramente denunciato come queste mansioni in realtà non venissero svolte. Ma quel milione e 149 mila euro alla voce “pulizie” e quindi sul solo costo del personale, non è sufficiente. Per i sindacati, dunque, l’amministrazione deve assolutamente trovare un modo per reperire quella somma o, altrimenti, trovare una nuova azienda disposta a coprire il servizio a quel prezzo con le intere unità lavorative.
Intanto pare che negli impianti sportivi gestiti da Facility per quanto riguarda la vigilanza, le pulizie e la reception adesso regni il caos. Alcune strutture, infatti, hanno il servizio scoperto. E si parla di strutture molto spesso usate dai bambini, come la piscina di Montereale. Oggi la Facility dovrebbe dare risposta definitiva al Comune se accettare l’offerta oppure no. Anche se per l’Unione sindacale di base non è così che la questione fa affrontata. Afferma la segretaria generale Rosalba Guglielmi: «È sotto gli occhi di tutti lo grave stato di crisi che sta interessando la nostra città con i tagli pesanti che hanno colpito nel complesso i servizi del Comune dati in gestione, con all’ordine del giorno ,per la loro drammaticità, quello della pulizia degli immobili comunali e della sorveglianza degli impianti sportivi e quello del Tpl (Trasporto pubblico locale n.dr.) . In questa situazione bisogna avere il coraggio di utilizzare le proprie strutture a capitale pubblico per fare una scelta che, salvando il lavoro e i servizi, vada a tagliare i costi di gestione e il guadagno d’impresa. Guadagno, tra l’altro, fortemente garantito negli anni con scelte e cifre che oggi sono al vaglio della magistratura». Insomma, per Guglielmi il problema fondamentale è l’esternalizzazione dei servizi.
«Per questo motivo – continua – insistiamo sulla gestione Acta del servizio oggi affidato alla Facility tramite la Romeo Spa e nel caso del Tpl ci rivolgiamo al presidente delle Fal, al sindaco e al presidente della Giunta regionale perché, nell’ambito della spesa ipotizzata dal nuovo piano del trasporto, si apra un confronto immediato per l’affidamento alla Fal della gestione del servizio nelle more del l’espletamento della gara pubblica. Solo così , dovendosi garantire stipendi e costi reali d’esercizio, senza guadagni aggiuntivi, si potrà far fronte a questa situazione di stallo e conflitto, le cui conseguenze si stanno abbattendo sui lavoratori e sulla qualità del servizio».
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