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POTENZA – Una manifestazione pacifica. Tanto per ribadire che il lavoro è un diritto e che certe scelte politiche non possono cadere sui lavoratori. Così, con uno striscione prima del fischio d’inizio, alcuni dipendenti delle ditte di pulizie Ariete e Facility che svolgono il servizio per gli immobili comunali e i piccoli impianti sportivi oltre alla vigilanza e alla reception, hanno fatto “un’invasione di campo” alla palestra Caizzo. Un gesto che è stato accolto con un applauso dal pubblico presente e dalle società sportive di pallavolo che dovevano disputare la gara del campionato di serie B. Da ieri, infatti, per i lavoratori – 17 Ariete e 81 Facility – parte il licenziamento e la riduzione dell’orario di lavoro del 40 per cento, con un passaggio da 5 a 3 turni settimanali. Questo, per dei lavoratori part time a 400 euro al mese, significa la rovina. La fame. La disperazione.
Per le società sportive, invece, che secondo una convenzione comunale dovrebbero accollarsi gli oneri delle pulizie e della vigilanza per venire incontro al Comune che ha tagliato il servizio del 60 per cento, con una riduzione di costo da 2 milioni e 900 mila euro a 1 milione e mezzo, significa invece l’impossibilità a continuare a usufruire di quello spazio, portando alla chiusura dell’impianto. Da qui la solidarietà delle società sportive, espressa anche formalmente l’altro giorno in una nota stampa. Oggi, forse, si apre qualche spiraglio, con un incontro in Prefettura convocato dall’Unione sindacale di base per discutere l’eventualità di affidare il servizio all’Acta, opzione possibile secondo il sindacato sulla base di alcune leggi e sul Testo Unico degli Enti locali oltre che dal bilancio positivo dell’azienda.
A seguire, il sindaco dovrebbe ricevere nuovamente i lavoratori e i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, per fare il punto della situazione rispetto alle diverse interlocuzioni con Facility per la rimodulazione della spesa. I sindacati chiedono l’affidamento ad un’altra ditta, sebbene ci sia l’ostacolo di un accordo della durata di 4 anni, risalente appena all’estate scorsa. Anche con un sacrificio da parte degli stessi lavoratori, pronti a ridursi lo stipendio di un 10 per cento pur di salvaguardare tutti i posti di lavoro. La situazione tuttavia sembra davvero difficile da risolvere. Soprattutto se si pensa che l’affidamento a Facility, come più volte denunciato, è avvenuto senza bando di gara. Con un atto di indirizzo di aprile 2014 l’amministrazione Santarsiero, infatti, affida alla Consip la gestione del servizio in attesa di un bando di gara mai espletato. Consip l’affida al gruppo Romeo di Napoli che a sua volta appalta il servizio alla consorziata Facility. Questo però a giugno, con De Luca appena sindaco, con un atto che porta la firma dei dirigenti comunali che si sono occupati della questione. Le voci dell’allora accordo sono le stesse che oggi vedono subire un taglio o, in alcuni casi, un incremento della spesa. Per Ariete la situazione è altrettanto incerta. L’azienda, infatti, aveva un contratto con Cotrab, il consorzio che gestisce il trasporto pubblico in città e che ha rescisso il contratto per via della chiusura delle scale mobili, delle cui pulizie si occupavano i dipendenti Ariete. Cotrab, tuttavia, non solo continua a percepire i 45.000 euro al giorno del costo del servizio compreso di chilometri su gomma, scale mobili e pulizie.
Ma nonostante abbia riottenuto qualche girono fa l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale dopo la scadenza del contratto il 2 febbraio, non è tornato indietro sui suoi passi. Insomma, una situazione che mette in evidenza molte contraddizioni dell’amministrazione comunale di cui oggi si spera si avrà risposta.
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