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Il presidente della Regione Marcello Pittella ha fatto tappa a Marsico Nuovo all’interno del tour nelle scuole per affrontare i temi legati a petrolio, salute e ambiente.

Durante il dibattito sviluppato nel liceo scientifico di Marsico Nuovo, Pittella ha voluto precisare su quanto è emerso durante la trasmissione televisiva “Presa diretta”.

«La mia intervista – ha detto – peraltro molto più lunga di quanto è andato in onda, era di due mesi fa e quindi antecedente alla modifica sostanziale avvenuta sullo Sblocca Italia».

«Senza il parere positivo della Regione e dei Comuni – ha detto – il governo non potrà concedere alcuna autorizzazione. E il governo potrà accentrare a sé le decisioni solo in presenza di “inerzia” da parte delle amministrazioni territoriali. Inerzia che ovviamente in Basilicata non vi sarà».

Pittella ha così spiegato agli studenti il motivo per il quale la Regione non ha da subito impugnato il decreto “Sblocca Italia” e in particolare l’articolo 38. «Si è preferita la via del dialogo – ha detto – perché se fosse stata impugnata la legge nei 12-15 mesi in cui avrebbe dovuto esprimersi la Suprema Corte, sarebbe potuto accadere di tutto. Si è preferito imboccare la via del dialogo istituzionale che ha portato a dei risultati notevoli».

I problemi ambientali legati alla trasformazione del petrolio sono sotto la lente dell’Ispra e dell’Istituto Superiore di Sanità che stanno verificando anche la situazione del Pertusillo. «Sfatiamo la leggenda metropolitana degli aumenti di tumori a causa delle estrazioni petrolifere: parliamo con dati alla mano».

Nel frattempo, però, sempre a partire dalla trasmissione Presa Diretta e dalla notizia della diffida di Eni alla professoressa Colella, anche Fratelli d’Italia torna sul tema.

«Tocca ancora una volta evidenziare – scrive in una nota il consigliere regionale Gianni Rosa – il corto circuito relativo alla scarsissima trasparenza sui dati dell’impatto ambientale derivante dalle attività petrolifere svolte in Basilicata. Da sempre chiediamo che tutti dati vengano resi pubblici per permettere che chiunque possa averne contezza e che non vengano semplicemente filtrati attraverso le conferenze stampa in cui regna il tuttappostismo».

«Ricordiamo inoltre che neanche un mese fa l’assessore Berlinguer in una conferenza stampa annunciava, con riferimento ai dati relativi alla radioattività dei reflui di lavorazione del Petrolio trasportati con autobotti dalla Val d’Agri alla Val Basento, che non vi era nessun pericolo per la salute – continua Rosa – Le preoccupazioni dei mesi precedenti, riguardanti l’attività di TecnoParco, sembravano quindi infondate».

 

 

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