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POTENZA – La strada del contributo statale non sarà percorribile, ma a Palazzo di Città non demordono. Anche perché Dario De Luca – che sul ruolo del capoluogo «centro della Basilicata» ha promesso battaglia – ha incassato il sostegno del prefetto del Viminale, responsabile del rapporto con gli enti locali.
La strada intrapresa dall’amministrazione di Potenza sul versante del risanamento finanziario è quella giusta. «Hanno apprezzato – racconta De Luca, di ritorno ieri dall’incontro al ministero degli Interni – il lavoro fatto sulla rimodulazione dei contratti e sul trasporto. Ma ci hanno anche spronato a fare di più».
Difficile immaginare ulteriori riduzioni e nuovi tagli: «è difficile, ma dobbiamo andare avanti». La via, spiega De Luca è quella del rigore, ma anche della consapevolezza. Città in dissesto, è vero, ma anche città capoluogo che offre qualcosa ogni giorno a tutta la Regione.
Entro i primi giorni di maggio l’amministrazione comunale dovrà depositare il bilancio di previsione 2015 in pareggio. Un’operazione che dovrà coprire il disavanzo del 2014, circa 24 milioni di euro, più una quota parte del disavanzo 2013 (ulteriori 8 milioni). Con i risparmi messi in piedi sul trasporto, alcune nuove entrate sul fronte dei tributi e tagli previsti ai servizi, il “deficit” da coprire è di circa 12 milioni di euro.
«Al ministero – spiega De Luca – ci hanno spiegato che non c’è una via normativa in cui poter inserire un’idea statale di “salva-Potenza”». Il caso di Alessandria, che aveva ricevuto un sostegno economico ad hoc, si è rivelato diverso: in quel caso il deficit era di liquidità, soldi che poi il capoluogo ha restituito.
Questo non significa che i tentativi e le mediazioni tra livelli istituzionali si fermino qui. Ci sono altri strumenti e altre strade che al momento il Comune sta vagliando.
Nel frattempo resta sempre aperta l’interlocuzione con l’ente Regionale sulla possibilità di riconoscere la spesa in servizi che la città di Potenza metta in conto per l’intero territorio regionale. «È difficile, ma siamo qui per provarci».

s.lorusso@luedi.it

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