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MELFI – La collezione Doria di arte sacra torna Melfi, in mostra nel museo civico, dopo 43 anni dall’essere prelevata dal castello della città per il restauro delle opere.
A segnare l’avvenimento una conferenza stampa che ha visto la presenza della Soprintendente ai Beni Storici e Artistici della Basilicata, Marta Ragozzino, unitamente al sindaco Livio Valvano, l’assessore alle Politiche sociali, Vincenzo Fundone e il presidente della locale sezione Archeoclub, Michele Sedile. Il sindaco nel suo intervento ha ringraziato la Soprintendente per la sua disponibilità e ha sottolineato l’importanza dell’avvenimento, evidenziando l’impegno dell’Archeoclub in un’opera di recupero dei beni artistici della città. Ha anche annunziato che per il 2018 sono in programma celebrazioni per i mille anni della fortificazione di Melfi. La Ragozzino ha posto l’accento sull’opera di salvaguardia e recupero delle opere da parte della Soprintendenza e della positività della loro esposizione a Melfi, in un percorso di offerta culturale che deve coinvolgere in un discorso comune in prima battuta il museo della città, il più visitato della regione, le altre realtà locali e tutte gli impianti museali della Basilicata. Ha assicurato, in particolare per la tela del pittore fiammingo, Christianus Danona, la ricollocazione nella cappella del castello (da parte nostra auspichiamo che insieme ritorni la scultura lignea di S. Sebastiano, opera tardo-gotica del XVI secolo, attribuibile a Giovanni da Nola). La Soprintendente ha infine sollecitato, specificatamente le scolaresche presenti all’evento, a visitare i laboratori di Matera, al fine di accrescere il legame alla propria terra e una crescita culturale. Sedile dell’Archeo Club nell’esprimere soddisfazione per il traguardo raggiunto si è detto in attesa che le opere esposte tornino definitivamente nel castello per costituire un valore aggiunto all’offerta culturale di Melfi. L’assessore Fundone ha assicurato il prosieguo dell’opera per il recupero del patrimonio culturale della città. Con nostro intervento abbiamo sollecitato, per conto de “Il Quotidiano”, il reperimento di 33 tele di autori abbastanza noti, quali Notte, Bartolini, Cantatore, facenti parte di un premio pittorico “Città di Melfi”, organizzato dalla “Pro Melfi” dal 1951 al 1954, collocate nel castello e prelevate al momento del suo restauro.
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