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Emigrazione giovanile, ambiente, petrolio, prospettive occupazionali: sono alcuni dei temi delle domande che gli studenti del liceo classico «Flacco» di Potenza hanno posto oggi al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), nel corso di un incontro che si è svolto nell’istituto scolastico del capoluogo lucano.
Sulla questione ambientale, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta regionale, il governatore lucano «ha voluto fare chiarezza su alcune informazioni non esatte che vengono diffuse”: i controlli «li stiamo facendo, i problemi se ci sono si evidenziano, si portano alla luce e qualcuno interverrà. Molte cose dette non sono vere, e dato che ci si può anche non fidare della mia parola, ma ci sono le carte scritte, invito i dirigenti scolastici a chiamare ad incontri come questo, il Dipartimento Ambiente, il direttore dell’Arpab, il responsabile del registro dei tumori, per capire nel merito, leggendo i documenti, di cosa stiamo parlando».
Pittella ha poi ricordato che «la Basilicata non è solo petrolio, la nostra prima risorsa è infatti l’acqua: abbiamo tre miliardi di metri cubi di acqua all’anno, e questo ci permette di poter essere centrali nelle dinamiche economiche e sociali del Mezzogiorno italiano. Invito gli studenti a fare un approfondimento sul tema della risorsa idrica, anche perché in questi giorni stiamo effettuando una grande operazione di riforma sulla materia».
Il presidente ha parlato «anche dei passi in avanti fatti sulla banda ultralarga con 24 milioni di euro stanziati per coprire tutti i comuni della Basilicata». In riferimento al Comune di Potenza, Pittella ha spiegato che «proveremo a trovare una soluzione per tamponare il più possibile i problemi relativi ai servizi essenziali».
L’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, ha detto invece che «sulla non semplice materia petrolio, molte volte è meglio porsi delle domande che coltivare certezze. Se vogliamo sfruttare al meglio la risorsa per prima cosa dobbiamo conoscerla. In tutto questo, la salute e l’ambiente sono diritti indiscutibili. Non si negoziano».
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