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POTENZA – Il presidente di Acquedotto lucano risponde a tono alle osservazioni della Filtcem Cgil sollevate solo un giorno fa rispetto al modello organizzativo della Spa dell’acqua. Gentile, ha invitato il sindacato «ad una attenta lettura» del modello organizzativo da essi stessi sottoscritto il 5 giugno del 2009, dell’accordo sindacale del 10 novembre 2010 e del verbale firmato il 14 gennaio scorso. «Un utile ripasso onde evitare spiacevoli incomprensioni dovute sicuramente a forme di amnesia».
«Per fortuna – continua il presidente – esistono verbali e documenti che illustrano chiaramente il percorso di riorganizzazione aziendale che Acquedotto Lucano sta seguendo nell’ambito di un confronto continuo con le rappresentanze sindacali unitarie e con le segreterie territoriali. Un confronto aperto e trasparente che sta coinvolgendo anche Cisl, Uil, Ugl, Cisal e, malgrado le amnesie, anche la Cgil». L’azienda – fa sapere Gentile – ha completato i corsi formativi per l’attribuzione del terzo livello contrattuale a ventidue dipendenti. Inoltre, è stato riconosciuto l’inquadramento nell’ottavo livello di settore ai due avvocati interni. E’ in fase di definizione il percorso formativo delle figure specialistiche, così come richiesto dalle stesse organizzazioni.
«Non è in atto nessun cambiamento della struttura organizzativa, bensì la mera attuazione di un modello deliberato anni orsono. Non vi è nessun “grido allarmato dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali presenti all’interno dell’azienda” se non quello solitario e stupefacente della Cgil, né vi sono lavoratori “messi all’angolo a subire angoscianti umiliazioni”».
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