1 minuto per la lettura
AL danno la beffa. Hanno avuto una bella sorpresa, ieri, alcuni residenti di Bucaletto nell’aprire le lettere per il pagamento dell’affitto dei prefabbricati. Improvvisamente i costi sono aumentati in modo esponenziale: da 300 a 800 euro al mese per alcuni. 800 euro al mese per un prefabbricato in legno, per anni in amianto, alloggio popolare, freddo d’inverno e caldo d’estate, umido, spesso non a norma per gli impianti elettrici e per le condizioni igienico sanitario necessarie. Ci sono documenti che lo dimostrano e di cui più volte Il Quotidiano e i cittadini hanno parlato. L’aumento non è certamente frutto del censimento tanto richiesto sulla popolazione per permettere di creare una graduatoria reale e meritoria per le assegnazioni degli alloggi popolari in base al reddito, rispetto al quale potrebbe pagare di più chi ha un reddito più alto. Gli aumenti non solo riguarderanno tutti indistintamente ma nella lettera inviata ai cittadini si farebbe chiaramente riferimento al dissesto. Eppure solo qualche giorno fa, il 31 gennaio, Telematin – trasmissione francese trasmessa sul canale Franz 2 – citava proprio Bucaletto nel raccontare l’emergenza abitativa in Italia. Eppure il sindaco De Luca, prima delle elezioni, firmava un “contratto morale” con la Cittadella per la presa in carico del quartiere, assumendo personalmente la delega su Bucaletto una volta eletto. I residenti sono in fermento. Già ieri si sono incontrati per decidere il da farsi. Perché se è vero che c’è chi ha effettivamente un reddito sufficiente tanto che i cittadini stessi hanno denunciato la mancanza di requisiti di alcuni per l’ottenimento di un alloggio popolare, è altrettanto vero che sono tante le famiglie che non arrivano a fine mese e a mala pena riescono a sopravvivere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA