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MELFI – Ultime ore di voto alla Sata di Melfi, dove è in corso il rinnovo della rappresentanza sindacale aziendale. Urne aperte fino alle 15 di oggi. Ma già nel primo pomeriggio di ieri era stato raggiunto il quorum necessario per rendere valida l’elezione. Alle 18 di ieri sera avevano votato 4163 lavoratori, pari al 70, 51 per cento degli aventi diritto. Non votano, invece, gli interinali che da poco sono stati chiamati in Sata.
«Un quorum raggiunto con largo anticipo», ha esultato il segretario regionale dei metalmeccanici della Cisl, Gerardo Evangelista. «Aspettiamo il dato finale – aggiunge nel pomeriggio il collega della Uilm, Marco Lomio – Ma se si considera che mancano ancora tre turni, ci aspettiamo un complessivo molto alto». Tre anni fa, quando la fabbrica di San Nicola stava vivendo tutt’altra fase, le elezioni che portarono all’affermazione della Uilm come primo sindacato, fecero registrare una partecipazione del 94 per cento. Tre anni dopo, i più ottimisti sperano in risultato che confermino il dato. Ma – come precisa Lomio – bisognerà fare i conti anche con l’alto tasso di malattia, a causa della edipemia influenzale.
Ad ogni modo, i sindacati in campo – Uilm, Fim, Fismic, Ugl e (per la prima volta) la Aqcf (capi e quadri Fiat) – sono pronti a salutare il “grande risultato”, in termini di voti espressi. Non solo perché testimonia l’elevata partecipazione alla vita sindacale in fabbrica, in un momento cruciale per lo stabilimento di Melfi.
Ma soprattutto perché dà un chiaro segnale sugli equilibri interni. Per dirla con parole semplice, la maggior parte delle tute blu di Melfi sta con i sindacati che hanno scelto la via del dialogo con Fiat, che hanno traghettato lo stabilimento dalla crisi alla ripresa, con messaggi all’insegna della fiducia e dell’ottimismo. Insomma, quei sindacati che hanno creduto del progetto Fca. Stando a questa prima lettura dei numeri, l’assenza della Fiom dalla competizione elettorale, non si è tradotta nel non voto.
I metalmeccanici della Cgil non hanno rappresentanza in fabbrica, perché, così com’è accaduto anche nel 2012, non hanno sottoscritto il contratto aziendale. Inutili gli appelli della Fiom, lanciati anche di recente dal segretario Landini, a rivedere le regole della rappresentanza sindacale. La Cgil, che per anni è stato il primo sindacato nello stabilimento, resta fuori. Con buona pace dei lavoratori. Le novità intervenute negli ultimi mesi, con il rilancio dello stabilimento e soprattutto la sospensione anticipata della cassa integrazione e le nuove assunzioni, avrebbero finito per marginalizzare ancora di più l’organizzazione dei lavoratori da sempre più scettica rispetto al piano Marchionne.
Per capire quale sia stato il sindacato più votato bisognerà attendere la chiusura delle urne e lo spoglio delle schede. Una cosa è certa. Archiviata la campagna elettorale, al sindacato spetterà gestire questa delicata nuova fase che ha portato molti stravolgimenti in termini di organizzazione del lavoro.
A preoccupare le tute blu è soprattutto la richiesta che potrebbe arrivare a breve da parte dell’azienda di passare ai 21 turni lavorativi settimanali.
Che in pratica significa lavoro anche la domenica, per garantire una produzione in continuo, senza stop.
Un incremento delle ore lavorative che, seppure comporterà un aumento della retribuzione, è osteggiato da molti operai che parlano di “ritmi disumani”.
Del resto, l’improvviso aumento della produzione, tanto da richiedere il ricorso a nuova forza lavoro, ha portato da subito alla sospensione della pausa mensa di fine turno. Il nuovo aumento dei turni non sarà facile da far digerire a tutti.
«Il nostro auspicio – commenta il segretario dell’Ugl, Giovanni Tancredi – è che il dopo elezioni apra un confronto serio e costruttivo nell’interesse di tutti i lavoratori e dell’azienda stessa, in un momento delicato per tutta la regione Basilicata. Condizione di una condivisione costruttiva, partecipativa e colma di buon senso da parte di tutti, per superare le difficili scelte future». Ma per ora si pensa a decretare i vincitori. E per seguire i risultati dello scrutinio, la Fismic ha annunciato la diretta streaming su www.tgfismic.it, a partire dalle 18.
m.labanca@luedi.it
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