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Hanno discusso quasi due ore e mezza, questa mattina davanti al Tribunale del riesame, i legali del sindaco di Melfi. Livio Valvano, e dell’architetto Bernardino D’Amelio, capo dell’ufficio tecnico del Comune federiciano travolto dall’inchiesta su gare truccate e abusi di potere.

Valvano, sospeso per effetto della Legge Severino, era presente in aula a fianco dell’avvocato Gaetano Araneo, e ha ribadito la sua innocenza respingendo in toto le accusa per cui il gip Tiziana Petrocelli gli ha imposto il divieto di dimora a Melfi.

Molto più succinta la discussione dei legali di D’Amelio, Nicola Buccico e Giuseppe Colucci, che hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari nei suoi confronti per mancanza di esigenze cautelari, dopo aver depositato una lettera con cui il loro assistito ha chiesto di essere trasferito in un altro ufficio del Comune.

La decisione è attesa per venerdì.

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