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POTENZA – Ormai si sa: da tempo è crisi, anche alla Regione. Le risorse non ci sono. Il presidente Pittella l’ha ripetuto più volte in occasione della presentazione della legge di Stabilità. «Abbiamo dovuto raschiare il barile», ha detto per spiegare quei fondi aperti con una posta di soli 10.000 euro, da integrare solo successivamente con risorse europee.
I soldi non ci sono, ma qualche volta sì. Anche se per spese in qualche modo discutibili.
Come nel caso del nuovo avviso pubblico per nove super esperti. Si cercano consulenti in materie varie: dalla pianificazione territoriale, alla finanza pubblica ma anche in rifiuti e in comunicazione pubblicazione.
Nonostante la mastodontica dotazione organica della Regione Basilicata, la Giunta ha deciso di ricorrere a un bando aperto agli esterni per selezionare nove consulenti. Inutile chiedersi cosa debba farsene l’ente di viale Verrastro di un esperto in comunicazione pubblica, dato il vasto entourage di giornalisti che gravitano negli uffici del Palazzo.
Ne’ tantomeno si capisce bene quali requisiti e titoli debba avere un esperto di rifiuti, soprattutto se si considera che la gestione del settore è di esclusiva competenza della Regione che quindi al suo interno dovrebbe avere già figure professionali adeguati a elaborare un piano rifiuti. L’unica cosa certa e che i 9 esperti, che tra l’altro verranno selezionati con il solo colloquio, porteranno a casa un bel pò di soldi.
La determinazione della Giunta fresca fresca di approvazione prevede compendi che di questi tempi fanno gola a molti: 350 euro al giorno, per 7 giornate al mese, per un totale annuo di 29.400 euro. A rendere nota l’ennessimo discutibile atto del massimo ente lucano, il consigliere di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che fa qualche calcolo: «Il tutto costerà ai lucani ben 338.400 euro».
E poi – affonda l’esponente d’opposizione – «in questo modo, la Regione abdica le proprie competenze di indirizzo politico e le delega a collaboratori esterni».
Ma soprattutto Rosa evidenzia che l’avviso in via di pubblicazione contiene palesi violazioni a delibere del Consiglio regionale.
In particolare, il bando è in contrasto con la delibera numero 377 del 2012 che impegnava la Giunta a procedere a eventuali collaborazioni esterne a tempo determinato in Regione e negli enti subregionali solo attraverso selezione pubblica e non – come in questo caso – attraverso discrezionali colloqui. L’avviso poi, non terrebbe conto neppure della revoca di tutte le long list adottata sempre dal Consiglio regionale. «L’avviso pubblico, invece – sottolinea Rosa – prevede che “l’Amministrazione, in base alle effettive esigenze che si dovessero in futuro determinare, si riserva la facoltà di conferire ulteriori incarichi nell’ambito delle citate graduatorie e/o di prorogare il termine di validità delle stesse”. In pratica si ricostituisce una long list con validità di tre anni.
«Con questo atto si cade letteralmente nel ridicolo accusa il consigliere di Fdi – Non ce la fanno a pensare una Basilicata diversa e allora hanno bisogno di nove esperti».
E’ stata già presentata al presidente Pittella un’interrogazione con cui si chiede la revoca dell’avviso, e chiarimenti sulle ragioni delle violazioni delle Delibere del Consiglio e il dettaglio delle attività che il team di esperti andrà a svolgere e come queste si andranno ad integrare con le strategie di sviluppo poste in essere della Giunta Regionale. «Invitiamo il Presidente Pittella – conclude Rosa – a smettere di coprire di ridicolo la Basilicata. Ammetta che non ha una visione della Lucania e che “pagare 4 assessori” esterni non è bastevole per delineare le strategie di sviluppo della Regione.
E che questo è l’ennesimo tentativo di sistemare gli amici del Sistema Basilicata, rimasti fuori dalla proroga fatta ai raccomandati politici nella legge di Stabilità.
Tant’è che viene posto il requisito dei dieci anni di esperienza. Insomma il solito espediente per escludere i giovani lucani».
m.labanca@luedi.it
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