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LA SETTIMANA si è aperta così come si era chiusa: con l’emergenza maltempo. E se nei giorni scorsi era stata la pioggia a farla da padrona, ieri la zona del capoluogo di Regione e dintorni, per buona parte della mattinata, è stata sommersa – è il caso di dirlo – da una enorme coltre di neve.
I disagi nel capoluogo di regione sono stati evidenti, in parte contenuti anche grazie dalla decisione del primo cittadino di Potenza di chiudere le scuole. Una decisione che non ha mancato di suscitare polemiche, visto anche il poco preavviso.
Le maggiori problematiche, comunque si sono avute sulla Basentana con macchine ferme e camion di traverso e traffico che andava a rilento.
Intorno alle 11 poi l’ingresso di “Potenza Centro” è stato chiuso.
Un tir, con ogni probabilità, a causa del fondo stradale reso viscido dalla coltre bianca, è sbandato incastrandosi nella carreggiata.
Sul posto sono intervenuti il personale della polizia stradale e i vigili del fuoco di Potenza e ci sono volute diverse ore prima che l’autoarticolato riuscisse a disincagliarsi e l’uscita di “Potenza Centro” ritornasse a essere percorribile.
Sul fronte interno alla città disagi alla circolazione si sono registrati sulle strade più trafficate: via Ciccotti, via Appia, corso 18 Agosto e via Vaccaro.
La “colpa” non è stata solo dei circa 10 centimetri di neve scesa copiosa in poco più di un’ora.
Diversi automobilisti si sono avventurati senza il necessario equipaggiamento. Molte autovetture, infatti, erano sprovviste di pneumatici da neve o di catene, il che ha avuto un effetto “domino” anche per chi era equipaggiato.
In via Angilla Vecchia, poi, un grosso albero è caduto sotto il peso della coltre bianca. Per fortuna in quel momento non passava nessuno per la strada.
Intorno a mezzogiorno le temperature si sono alzate.
Il sole ha sciolto buona parte della neve caduta facendo ritornare alla normalità la viabilità.
Già nel primo pomeriggio le principali arterie erano percorribili.
Con l’avvento del maltempo e delle temperature sotto lo zero, alcune contrade del capoluogo sono rimaste a secco. Il consigliere comunale del Pd ha letteralmente tuonato contro Acquedotto Lucano.
«E’ inammissibile – ha detto in una nota .- che in occasione di nevicate o abbassamenti di temperatura si assista puntualmente a problemi a contatori e condutture della rete idrica o, peggio, al mancato puntuale rifornimento delle autobotti che mettono i residenti di alcune contrade della città di Potenza nella condizione di rimanere senza acqua e di vivere per giorni in condizioni inaccettabili».
«Grave è, inoltre, che le innumerevoli chiamate che giungono al numero verde – rincara la dose – spesso non ricevano alcuna risposta». E aggiunge: «In Contrada Serra , Contrada Cerreta , Contrada Trinità Sicilia, Contrada Montegrosso, Contrada Caira, solo per citarne alcune, è oramai una situazione cronica che sta portando i cittadini in uno stato di disagio estremo . Non esistono cittadini di seria a e cittadini di serie b». Conclude: «Siamo a conoscenza degli sforzi che Acquedotto lucano, su sollecitazione e in pieno accordo col Comune di Potenza, ha messo in campo per il completamento e il potenziamento della rete idrica ( i lavori inizieranno nei prossimi mesi) e apprezziamo il lavoro portato avanti dalla dirigenza dell’ente, ma da consigliere comunale e rappresentante di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi, non posso non evidenziare e biasimare alcuni comportamenti, e invitare tutti gli enti e le autorità preposte, ognuno per quello che è di sua competenza, a prendere, nell’immediatezza, i provvedimenti che evito e limitino i disagi per i cittadini».
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