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RIONERO – I bombaroli sono tornati e nella città suona il campanello d’allarme. Rionero, la scorsa notte, dopo il furto fallito nel mese di dicembre ai danni del Banco di Napoli, è stata nuovamente svegliata da un forte frastuono. Per la seconda volta in un mese, a far tremare le case e le finestre dei residenti di Via Umberto I, ci hanno pensato dei malviventi che, intorno alle quattro di lunedì mattina, hanno fatto saltare in aria la porta di ingresso degli uffici di Poste Italiane di Via Taverna Penta a Rionero e il suo Postamat servendosi della tecnica dell’esplosione tramite gas acetilene. La deflagrazione è stata violentissima ma, come nel caso del Banco di Napoli, nonostante la velocità di esecuzione del furto, i malviventi non sono riusciti a scardinare lo sportello automatico e la sua cassaforte e di conseguenza non hanno sottratto il denaro contenuto al suo interno.
Ingenti i danni: oltre al vetro di sicurezza dell’ufficio, è andato completamente distrutto il Postamat mentre gli sportelli interni hanno subìto solo lievi danni. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Melfi e “l’Istituto di Vigilanza del Vulture” che hanno costretto i malviventi alla fuga.
Secondo le prime indiscrezioni, vista la tecnica utilizzata dai malviventi, è probabile che la banda sia la stessa che tentò il recente colpo al Banco di Napoli.
Secondo fonti non confermate, la banda sarebbe composta da tre o più persone, quasi sicuramente dei professionisti, che avrebbero studiato nei minimi dettagli il tentato furto: dal materiale da utilizzare per far saltare il bancomat fino alla via di fuga più veloce per sfuggire alle forze dell’ordine. Sul caso indagano le forze di Polizia che stanno acquisendo tutte le immagini degli impianti di videosorveglianza e raccogliendo testimonianze dai residenti di Via Umberto I per verificare su quale auto siano scappati i malviventi e che direzione abbiano preso al termine del colpo mancato.
L’Ufficio Postale rimarrà chiuso probabilmente per qualche giorno in attesa di compiere ulteriori accertamenti e per ripristinare i danni subìti.
Il nuovo tentativo di furto spaventa non poco la popolazione rionerese che, mai prima di ora, si era trovata ad affrontare due situazioni così pericolose in un lasso di tempo così breve.

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