Alunni maltrattati in un asilo La questura indaga su una maestra

POTENZA – Un metodo d’insegnamento non proprio regolare, con comportamenti bruschi e l’ipotesi abietta anche di qualche maltrattamento, peraltro prolungato nel tempo. Per di più perpetrato ai danni di bambini molto piccoli che frequentano una scuola dell’infanzia.
Rischia di correre guai molto seri un’insegnante di asilo di un noto istituto del capoluogo a carico della quale sono giunte in Questura alcune segnalazioni da parte di genitori molto preoccupati.
L’indagine, stando ai bene informati, è già partita ed è a buon punto, tanto che una decina di persone sono state già ascoltate dagli inquirenti, che stanno stringendo il cerchio per verificare opportunamente se si possa realmente ravvisare, nel comportamento dell’insegnante, la fattispecie dei maltrattamenti a danno di minori ancor più aggravati dal ruolo di educatrice che l’insegnante in questione ricopre.
Per la verità, qualche genitore ha segnalato la presenza di piccole ecchimosi su braccia, mani e guance dei propri figli, oltre che un modo di fare brusco, inopportuno e inadeguato a carico di bambini di non più di tre anni di età. La circostanza di denunciare l’accaduto, però, non avrebbe trovato unanimità di consensi tra tutti i genitori, tanto da creare malumori e qualche protesta: nell’istituto, quindi, la voce dell’avvio di un’indagine in seguito a una segnalazione si è diffusa rapidamente.
E da qualche tempo sembra proprio che l’atteggiamento dell’insegnante in questione sia migliorato. Evidentemente questo può non bastare, tanto è che chi indaga vuole vederci meglio per non fare degenerare la situazione.
Negli ultimi tempi, infatti, hanno destato molto scalpore gli accadimenti in diverse scuole italiane, coincisi, nei casi più crudi, addirittura nell’arresto delle persone responsabili di trattamenti non adeguati alle regole, o anche nella sospensione dall’attività di insegnamento. Far assurgere Potenza agli onori della cronaca italiana per episodi disdicevoli anche per il buon nome dell’istituto in questione, di certo, non farebbe piacere a nessuno.