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Ci sono diverse persone coinvolte nell’inchiesta Cocker della DDA di Potenza sugli appalti del Comune di Melfi. Per ciascuna il gip ha disposto misure cautelari diverse:

Bernardino D’Amelio, capo dell’ufficio Infrastrutture del Comune di Melfi ha ricevuto la misura carceraria;

Antonio Caprarella, imprenditore accusato di aver ricevuto vantaggi negli appalti pubblici del Municipio, è stato posto agli arresti domiciliari;

Emilio Gerardo Caprarella, imprenditore, ai domiciliari, è accusato di essersi avvantaggiato dal sistema messo in piedi nel Comune;

Livio Valvano, sindaco di Melfi, è stato posto agli arresti domiciliari;

Gerardo Caccavo, tecnico al servizio della ditta Caprarella, è stato posto agli arresti domiciliari;

Katia Caprarella, imprenditrice, è stata raggiunta dal divieto di dimora.

 

Hanno inoltre ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari:

Rinaldo Gilberto Fiore Di Ciommo all’epoca dei fatti contestati era vicesindaco;

Antonio Corbo all’epoca assessore alla Mobilità del Comune di Melfi;

Lucia Pennesi ex assessore alle Politiche sociali;

Maria Giuseppina Palmieri all’epoca assessore alla Cultura e al Turismo;

Michelarcangelo Moscaritolo funzionario del Comune di Melfi;

Gianni Caprarella, imprenditore della ditta coinvolta;

Stefania D’Auria, moglie di Emilio Gerardo Caprarella e titolare di un’omonima ditta;

Francesco Rocco Avella socio della ditta Renova Costruzioni srl;

Stefania Russo socia della ditta Renova srl;

Antonio Sassone, consigliere comunale del Comune di Melfi;

Antonio Ferrieri titolare di una ditta individuale e cognato di Sassone;

Carmen Vasca, dipendente di un’agenzia bancaria; 

Giuseppe Vurchio contabile;

Francesca Terribile, progettista dei lavori della scuola Nitti;

Antonio Narducci, marito di Francesca Terribile

Simone Cignarale, fidanzato di un consigliere, accusato di aver modificato la documentazione di alcuni lavori che una ditta non avrebbe potuto avere per il ruolo istituzionale della compagna;

Emanuela Crincoli

Sandro Signorelli titolare della società Sasi srl;

Alfonso Salvatore, ex sindaco di Melfi, accusato di aver sponsorizzato un’impresa;

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