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POTENZA – La buona notizia è contagiosa. E dopo gli annunci Fca sulle nuove assunzioni in Sata, arrivano altri segnali di ripresa del tessuto economico locale. Si tratta delle previsioni occupazionali di Unioncamere per il primo trimestre del 2015, che fanno finalmente registrare un segno positivo. Emerse dall’indagine Excelsior Informa, realizzata in accordo con il ministero del Lavoro, a scadenza trimestrale. Un termometro della situazione reale che misura una febbre da crisi finalmente in calo. Il saldo occupazionale atteso in regione è di 90 unità in più. Un numero importante, se si pensa che, l’anno scorso, per lo stesso trimestre, si registrava un saldo negativo di 310 unità.
Ancora di più alla luce della precisazione fatta da Unioncamere: la previsione non tiene conto delle assunzioni Fiat. Insomma, sommando le due cifre, il dato si fa ancora più interessante.
Senza tenere conto di quello che sta per accadere nell’area industriale di Melfi, tra Sata e indotto, il rapporto Excelsior aveva già previsto 2.070 entrate di lavoratori, sia subordinati che autonomi, e 1.980 uscite, per scadenza dei contratti, pensionamento o altri motivi. L’aumento maggiore è previsto nel materano (+180 unità), evidentemente anche frutto del clima di ottimismo che si è venuto a creare intorno alla sfida del 2019. Come si evince anche dal fatto che la maggior parte delle assunzioni saranno effettuate da imprese che operano nei servizi (in particolare servizi alle imprese).
Nel Potentino, invece, il saldo resta negativo (-90), ma sarà ampiamente compensato dall’effetto Fca nei prossimi mesi.
Le assunzioni programmate dalle imprese saranno pari a 1.280 unità, il 38 per cento in più rispetto alle 930 di un anno prima. Poco più di un terzo (450 unità) saranno effettuate con un contratto a tempo determinato. Le assunzioni “stabili”, vale a dire, quelle a tempo indeterminato o con un contratto di apprendistato, saranno pari a 840 unità, il 65 per cento di quelle complessivamente programmate. Oltre alle imprese di servizi, aumenterà anche il peso dell’industria (costruzioni comprese) che, nel periodo in esame, raggiungerà il 46 per cento del totale.
Le cinque professioni maggiormente richieste – sempre secondo Unioncamere – concentreranno il 48 per cento delle assunzioni complessive programmate. Al primo posto figurano gli operai specializzati nell’edilizia (in 9 casi su 10 con contratti a tempo indeterminato e per circa i due terzi le imprese ricorreranno a personale esperto). Maggiori difficoltà di reperimento riguardano, invece, gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (le assunzioni considerate “difficili” raggiungono il 17% del totale), nonostante la maggiore disponibilità delle imprese ad inserire persone senza un’esperienza lavorativa specifica. Ma anche questo dato andrà aggiornato alla luce delle nuova manodopera che sta per essere arruolata da Fiat. La richiesta di esperienza è molto frequente nelle assunzioni di specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari e del personale di segreteria e servizi generali, interessando, rispettivamente, l’84 e l’80 per cento dei candidati. Il presidente di Unioncamere, Pasquale Lamorte, commenta: «Al di là del sostanzioso incremento occupazionale preannunciato dalla Fca per Melfi, il dato di inizio 2105 parrebbe moderatamente positivo». Ma precisa pure: «Sarà solo l’andamento dei prossimi trimestri a dirci se si tratta di una tendenza o di un sussulto temporaneo» . E conclude: «Ciò che preoccupa è il livello qualitativo del mercato occupazionale lucano, che tende a ricercare profili base a scapito di professionalità più elevate, costrette a emigrare per trovare spazio».
m.labanca@luedi.it
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