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MATERA – Diventare Capitale europea della Cultura nel 2019 è una responsabilità che non si può e non si deve sottovalutare. A patto che ognuno faccia la sua parte. Lo spiega Nunzio Olivieri presidente del Consorzio Albergatori Matera che aggiunge: «All’indomani della vittoria di Matera, abbiamo convocato una riunione fra i componenti della nostra associazione, cioè il 90% degli alberghi della città (circa 20) e i proprietari di bed & breakfast (quasi 70). Il risultato ci inorgoglisce, non c’è dubbio, perchè muove flussi strepitosi come accaduto quest’anno a novembre che tradizionalmente era il mese dedicato alla manutenzione e alle ferie dei dipendenti. In quell’incontro abbiamo cominciato a stilare una tabella di marcia per l’amministrazione comunale a cui abbiamo sottoposto alcune proposte anche alla luce del fatto che quattro anni, in attesa del 2019, sono pochi se si tiene conto delle opere contenute nel dossier e che dovrà realizzare. Serve, dunque, un sindaco che in continuità prosegua questo lavoro. Da quell’incontro abbiamo lanciato la proposta di un governo di salute pubblica che, mettendo da parte le schermaglie politiche, pensi alla grande fortuna che ci è toccata». A quella riunione ne è seguita un’altra e nei prossimi giorni il gruppo si incontrerà di nuovo per mettere a punto quella piattaforma. «Al problema reale, organizzare il business della città, non corrisponde altrettanta attenzione da parte delle istituzioni. I punti riguardano innanzitutto la cartellonistica stradale, finora una chimera che però si potrebbe risolvere con un minimo dispendio economico. Noi abbiamo con difficoltà abbracciato la croce della tassa di soggiorno e versiamo una somma che si aggira ogni anno intorno ai 300 mila euro. Abbiamo chiesto che il Comune ci fornisse la specifica degli interventi svolti con questi fondi, ma non l’abbiamo mai ricevuta. Inoltre – prosegue Olivieri – vorremmo una operazione piu’ attenta di pulizia della città, o almeno di quelle zone più visitate dai turisti che richiedono un decoro maggiore. E’ necessaria, poi, la formazione del personale (vigili urbani, ausiliari..), delle guide turistiche. I vigili, in particolare, rappresentano il front office. Risorse, fondi regionali dovrebbero essere utilizzati per fare in modo che parlino bene in inglese». I temi sul tavolo sono tanti: «C’è il problema dell’accessibilità nei Sassi. Un po’ di tempo fa presentammo alcune prproposte sui meccanismi di ingresso e uscita mettendoci piu’ nei panni del cliente, ma non abbiamo mai avuto risposte. Negli atti del Comune di Matera ci sono due progetti, uno sul parcheggio di Porta Pistola e uno di S. Agostino che hanno subìto vicissitudini giudiziarie, ma un amministrazione autorevole deve saper porre rimedio alle querelle legittime degli operatori. Si tratta, però, di due contenitori che raccoglierebbero molte auto. Queste opere, però, al momento non ci sono».
Le proposte verranno sottoposte al Comune al più presto. «Fino ad oggi, rispetto alle nostre proposte, l’unica novità è rappresentata dall’apertura di un presidio dei vigili urbani nei Sassi».
La ricettività diventerà elemento centrale nei prossimi mesi. «L’indice di occupazione medio delle strutture viaggia intorno al 40%. Le presenze si potrebbero raddoppiare, ma si parla solo di cifre sulla carta perchè le presenze non sono suddivise in 12 mesi, ma concentrate in pochi mesi. Oggi perdiamo posti letto e non abbiamo risolto il problema». serve una programmazione più ampia? «Deve essere fatto, perchè a Matera ci sono 6 mesi di alta stagione e altrettanti di alta. In quest’ultimo caso l’occupazione delle camere sfiora l’80%. Bisognerebbe aumentare il 20% rimanente». Il cinema, nel frattempo, si avvicina alla città. Da fine gennaio a marzo, le riprese del sequel di Ben Hur garantiranno presenze.
«E’ il primo film che si gira in bassa stagione e questo ci aiuterà. Mel Gibson, invece, iniziò a settembre e finì a dicembre, periodi in cui dire no ai clienti è davvero difficile». Il futuro, dunque, sarà carico di responsabilità ma anche di avvincenti esperienze. L’importante è essere consapevoli che «Siamo seduti su un set naturale e non possiamo deimenticarlo».
a.ciervo@luedi.it
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