3 minuti per la lettura
MATERA – La Confapi Matera torna sul doppio canone pagato dalle imprese che risiedono nelle aree industriali e invia una nota al presidente e all’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, ai vertici del Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Matera e di Acquedotto Lucano e ai sindaci dei Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci e Salandra per sollecitare un incontro a carattere risolutivo.
«La questione – si legge in una nota – è stata sollevata più volte da Confapi Matera e dallo stesso Consorzio per lo Sviluppo Industriale che, ad aprile dello scorso anno, aveva chiesto ai sindaci dei Comuni interessati di non applicare la Tasi (in attesa dell’avvio da parte della Regione dei procedimenti, di cui all’art. 27 della L.R. n. 18/2010, che prevedono il trasferimento ai Comuni dei servizi nelle aree industriali) per evitare così che le aziende paghino due volte il costo dei servizi indivisibili.
In sostanza, con l’entrata in vigore della Tasi, le imprese insediate nelle aree industriali devono pagare 2 volte per i medesimi servizi: una volta ai Comuni e una al Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera. La Tasi, infatti, comprende voci quali la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade e del verde pubblico, che le imprese pagano già al Consorzio come costi di gestione degli agglomerati industriali.
Per porre fine a questa situazione paradossale, che grava oltremisura e in maniera assolutamente ingiusta sulle casse delle imprese, occorre accelerare l’attuazione di quanto disposto dalla legge 18, che oltre al trasferimento ai Comuni dei servizi nelle aree industriali (come del resto già accade per le aree artigianali pip o paip) prevede il trasferimento delle reti e degli impianti idrici ad Acquedotto Lucano.
Per discutere di questo tema chiediamo al presidente Pittella e all’Assessore Liberali di convocare un apposito incontro. Ricordiamo – scrive il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito – che il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera ha emesso, nell’anno 2014, fatture per le spese di gestione delle aree industriali di competenza, ragion per cui l’incontro richiesto assume carattere di urgenza».
Il tema è particolarmente caldo sul fronte delle imprese già messe a dura prova da una fase di recessione da cui forse si comincerà ad emergere nei prossimi mesi.
Raddoppiare le spese, dunque, diventa un aggravio aggiuntivo che le aziende non possono permettersi.
L’allarme di Confapi si aggiunge a numerose altre segnalazioni e rientra nell’ambito dell’attività di sostegno che l’associazione che riunisce le piccole imprese, svolge da tempo.
In più occasioni ha segnalato le difficoltà che le aziende hanno dovuto subìre anche a causa dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
Un circuito negativo nel quale a perdere sono ovviamente le realtà produttive che stanno cercando di emergere e superare le difficoltà economiche che in Basilicata si stanno facendo sentire con effetti più prolungati.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA