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«Grande afflusso di turisti, ma grandissima disorganizzazione e improvvisazione hanno caratterizzato questo lungo ponte natalizio nella città dei Sassi.
L’elevato numero di persone che è arrivato a Matera, richiamato dall’eco a nomina di Capitale Europea della Cultura, dagli addobbi natalizi realizzati dalle associazioni di categoria di concerto con l’Amministrazione Comunale e da altri eventi programmati, non ha coinciso, purtroppo, con un’adeguata organizzazione dell’accoglienza. Non si è tenuto alcun conto, evidentemente, dell’importanza del più rilevante veicolo pubblicitario rappresentato dal passa parola che vale, come dimostrano le rilevazioni statistiche, molto di più di altri strumenti pubblicitari». L’effetto presepe vivente in città si fa sentire anche a poche ore dal bilancio che oggi verrà tracciato dagli organizzatori. I contro sembrano più dei pro di questa iniziativa che segna numerose criticità, come ha segnalato in una nota l’associazione che riunisce gli esercenti.
«In questo quadro deludente – scrive il direttore – va riconosciuto alla categoria commerciale, ed in particolar modo ai gestori dei pubblici esercizi, il merito di aver supplito alle carenze strutturali endemiche, quali ad esempio l’inadeguata disponibilità di bagni al servizio del pubblico. i titolari dei bar e dei ristoranti materani, invece, non hanno assolutamente richiesto alcun ticket, consentendo l’utilizzo gratuito degli stessi a migliaia di turisti, con buona pace dei “grilli parlanti” che dal canto loro hanno enfatizzato sporadici e non condivisibili episodi di “caro prezzi”, per sviare l’attenzione dai veri problemi dell’accoglienza turistica emersi in questi giorni. Speriamo che da questo spiacevole episodio nasca la convinzione che eventi di rilevante richiamo non possano essere lasciati all’improvvisazione e all’estemporaneità, ma essere ricondotti a schemi dettati da professionalità e capacità organizzativa.
Singolare, infine, all’interno delle manifestazioni la presenza di punti vendita ed espositivi, sulla cui legittima collocazione ci riserviamo ogni necessario approfondimento». Lo sfogo dei commercianti fa rima con la polemica scoppiata sul web dove il consigliere regionale Roberto Cifarelli ha risposto alle critiche e ai suggerimenti per una migliore gestione del flusso turistico e per evitare i numerosi problemi creati dall’inadeguatezza dell’organizzazione dell’evento di così largo richiamo, risponde, tra l’altro: «Nella fase che viviamo vi sono pericoli ed opportunità. La fase di sviluppo che stiamo attraversando rischia di farci perdere di vista le ragioni stesse per cui Matera è stata designata Ecoc2019. I Sassi non possono e non devono diventare un grande b&b e la città non può permettersi ulteriore consumo di suolo per esigenze di ricettività…e non solo…».
E per concludere l’avventura dei componenti del coro di Bellagio che per quattro giorni hanno visitato la città, accompagnati dalle guide di Ferula e che non hanno potuto ammirare il Presepe perchè bloccati dalla folla e dalla ressa. Al gruppo di Perugia, poi, è toccata ironia della sorte di incontrare un loro conoscente che tra i Sassi e l’atmosfera del presepe vendeva salumi di Norcia. In quanto a parcheggi e bagni pubblici, poi, in molti sono stati costretti a ricorrere alla pubblica via per le funzioni fisiologiche.
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