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TRE giorni nella capitale europea della cultura, per imparare ad interpretare ed esprimere le proprie emozioni, con un sistema per certi aspetti rivoluzionario.
Si chiama “Caviardage”, il metodo di scrittura creativa inventato dall’insegnante Tina Festa, che ha saputo trasformare la sua brillante intuizione nel vaso di Pandora dell’interiorità più autentica. Così ormai vengono da tutta Italia, per imparare a scrivere poesie rubando le parole da pagine di libri e giornali destinati al macero. Il termine Caviardage, infatti, richiama la tecnica nata in epoca zarista per censurare i testi annerendo le parti da non divulgare; oggi, nell’evoluzione al positivo di Tina Festa, ognuno di noi può esprimere le proprie emozioni con autentici versi poetici, semplicemente cancellando dalla pagina di un libro parole ed espressioni che non le rappresentano. Il foglio, che inizialmente conteneva frasi argomentate, diventa magicamente testo poetico intervallato da righe nere. Il bianco della parola prescelta è specchio delle proprie emozioni, emergendo dal nero di ciò che è spurio.
Una tecnica straordinaria, concepita nel 2009 e divenuta metodo nel 2012, dopo che l’ideatrice ha raccolto centinaia di feedback sul web, trasformando la sua esperienza in un libro e oggi nei seminari full immersion, che stanno affascinando tutta Italia.
L’avventura che parte stamane e durerà fino a lunedì, è la seconda dopo l’esperienza con 9 allievi in agosto. Questa volta i partecipanti saranno 15, provenienti da tutte le regioni, partendo dalla Sicilia e fino alla Lombardia. Persone realmente incuriosite dal Caviardage, anche perchè Tina Festa non vuole tenere corsi in giro per il Paese, ma ci tiene che gli interessati vengano qui a Matera, culla riconosciuta della cultura europea, per abbandonare i propri sensi alle emozioni uniche di questa città. Nella tre giorni, infatti, potranno anche vivere esperienze intrasensoriali, assaggiando il pane materano e poi realizzando la propria rappresentazione emozionale con il Caviardage. Un metodo ormai riconosciuto sia in ambito didattico, come provano le esperienze in alcune scuole e le richieste di tenere corsi all’università di Bari, ma anche nell’arteterapia, nel counseling espressivo, nella psichiatria e persino per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati.
«Il metodo è legato a una filosofia di vita, ovvero cercare il bello intorno a noi e dentro di noi. -spiega Festa al Quotidiano- Il testo poetico ottenuto, può essere anche decorato con colori e collage. In questo modo si vince il cosiddetto blocco della pagina bianca, con un’attività che si può praticare ovunque, nel treno in una sala d’aspetto, basta avere con sè le pagine strappate da un libro, che deve rigorosamente essere destinato al macero. Abbiamo provato anche con i giornali, trasformando le notizie brutte in finestre sul bello. L’idea base, è sempre quella di cercare la bellezza e il senso poetico che è in noi». Il seminario (a pagamento) si aprirà con una lezione di counseling espressivo della romana Gabriella Costa; poi si darà ampio spazio alle emozioni, anche sensoriali, fino all’attestato finale di abilitazione al Caviardage.
Il motto di Tina Festa è: “Condividere la creatività non è un progetto, ma uno stato di vita”. La strada maestra per vivere felici.

a.corrado@luedi.it

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