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POTENZA – Un’associazione a delinquere con a capo il titolare della Ronda, Pier Giulio Petrone, e Giovambattista Volini, legale rappresentate della cooperativa Sesamo. Più impiegati e addetti al caveau “alleggerito” di circa 7 milioni e duecentomila euro nel giro di una decina d’anni.
E’ l’accusa contenuta nell’avviso di garanzia notificato dai militari delle Fiamme gialle e dagli agenti della Mobile del capoluogo ai dodici indagati per il maxi-buco nelle casse dell’istituto di vigilanza, dove viene custodita la provvista di contanti delle principali banche lucane. In particolare: Banco di Napoli, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Bari, Iccrea, Unicredit, Banca Apulia, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Bnl, Banca pugliese, Banca Carime e Poste Italiane.
Martedì, assieme agli avvisi di garanzia, è stato disposto anche il sequestro delle quote delle due società, La Ronda e Sesamo (in liquidazione), entrambe con sede legale a Potenza, che di qui in avanti verranno amministrate da un commissario giudiziario: Alberto Di Bisceglie.

l.amato@luedi.it

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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