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UN trattamento di ipotermia terapeutica, grazie a un materassino “speciale”, ha salvato la vita a un neonato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del San Carlo
Per la prima volta in Basilicata, l’ipotermia terapeutica é stata applicata a un neonato con encefalopatia ipossico-ischemica, grazie alla collaborazione tra i neonatologi del Bambino Gesù di Roma e l’equipe della TIN del “San Carlo”.
Nato con cesareo d’emergenza, il piccolo ha da subito presentato gravi problemi cardiorespiratori che hanno necessitato di intubazione e ventilazione meccanica. Data la condizione di asfissia e rilevata la presenza di tutti i criteri per l’effettuazione dell’ipotermia terapeutica, il team della TIN insieme ai medici del Bambino Gesù di Roma, hanno deciso di applicare l’ipotermia in sede, avendo a disposizione l’apparecchio. Con il consenso dei genitori è stato applicato il protocollo di trattamento in vigore presso la TIN dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma condiviso con la Tin del “San Carlo”. Il bambino è stato perciò avvolto in un materassino “speciale” che si raffredda riducendo la temperatura corporea fino a 33,5° C. Il piccolo paziente è stato strettamente monitorizzato e ha eseguito l’ipotermia per 72 ore, cui è seguita la fase di riscaldamento per altre 12 ore, seguendo i protocolli della Società Italiana di Neonatologia. Durante il trattamento il neonato non ha presentato complicanze e ha tollerato bene la terapia. Attualmente il piccolo è in buone condizioni generali e i primi controlli post dimissione sono nella norma e mostrano un esame neurologico normale.
L’Ospedale San Carlo di Potenza è il centro nascita più importante della Basilicata con circa 1500 nascite l’anno, destinate ad aumentare per la chiusura dei piccoli ospedali vicini. L’ipotermia diventa sempre più una terapia innovativa e necessaria per la prevenzione di complicanze e il trattamento dei neonati asfittici. In precedenza, questi neonati venivano trasferiti fuori regione per il trattamento con tutti i rischi che il trasporto neonatale comporta.
La presenza del personale del Bambino Gesù in una regione come la Basilicata nella prospettiva del miglioramento delle prestazioni sanitarie, ha contribuito in questo caso al compimento di un trattamento singolare che ha permesso di migliorare la qualità dell’assistenza di un neonato che ha presentato un evento critico di indubbia gravità. L’ipotermia pur essendo un trattamento non routinario può risultare fondamentale in casi selezionati per salvare la vita ai neonati e migliorare la qualità delle cure in un centro come la Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale San Carlo di Potenza.

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