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DALLA vita quotidiana dei monaci, al racconto del territorio.
Dalla storia millenaria di un “luogo” santo per definizione, all’uso delle tecnologia di ultima generazione.
Il museo scenografico del complesso di Santa Maria dell’Orsoleo è questo e molto di più. Un viaggio tra storia e sensi in 23 ambienti diversi in cui il protagonista è la memoria tramandata in immagini, suoni e racconti.
Da questo pomeriggio – la cerimonia di inaugurazione è stata fissata per le 16.30 – sarà possibile ammirarlo e immergersi idealmente in un pezzo di storia della Basilicata che finalmente “rivive”.
Dopo quasi quattro anni di lavori e più di 1.200.000 euro di soldi spesi (derivanti dal Programma Operativo Val D’Agri) il museo è realta in un complesso religioso che è viva espressione del francescanesimo e di una ancor più antica tradizione spirituale, risalente all’espansione delle istituzioni monastiche italo-greche in Basilicata.
Il percorso museale vede l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione e istallazioni scenografiche, al fine di narrare la storia, la vita spirituale, la memoria viva del Convento, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale unica, un viaggio spirituale nella Basilicata del Passato e del Presente.
«L’Orsoleo torna a vivere – ha detto il sindaco di Sant’Arcangelo Domenico Esposito – Oltre a essere un punto di riferimento della spiritualità basiliana, il complesso diventa un attrattore turistico per tutta la zona».
Il progetto nasce da una felice intuizione di un “trio”.
Oltre al sindaco, anche il direttore dell’Apt Giampiero Perri e l’ex governatore Vito De Filippo hanno molto creduto nell’idea di fare dell’Orsoleo qualcosa di unico nel suo genere.
«Doveva essere un luogo – ricorda il sindaco – dove la storia e le nuove tecnologie dovevano prendere forma e anima».
E così quell’idea è diventata progetto e il progetto, nonostante qualche incidente di percorso, è diventato realtà.
«Quello che fino a pochi anni fa era un “contenitore”, possiamo dire che lo abbiamo finalmente riempito di contenuti».
« Certo – ricorda Esposito – c’è stato qualche problema, ma con soddisfazione possiamo affermare che lo abbiamo portato a termine e sono sicuro che sarà un grande catalizzatore per tutta la zona».
All’inaugurazione di oggi pomeriggio interverranno oltre al primo cittadino anche Liliana Santoro, responsabile Programma operativo Val d’Agri, Francesco Canestrini, Soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici, Vito De Filippo, Sottosegretario alla salute, Gianpiero Perri, direttore Apt Basilicata, Mariano Schiavone, Apt Basilicata, Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei, Francesco Gabellone, ricercatore Cnr Ibam e il giovernatore lucano Marcello Pittela. A moderare gli interventi sarà il giornalista del tg2 Daniele Rotondo. Madrina della cerimonia, Maria Grazia Capulli. Seguiranno un concerto solenne, a cura dell’Orchestra Gaia e del Coro Regionale della Basilicata, e suggestioni di teatro, luci, danze e proiezioni, a cura di Opera, per la regia di Gianpiero Francese. Il Museo Scenografico sarà aperto al pubblico, a partire da domani.
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