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VALBASENTO – Il giorno dopo l’incidente, registrato nella zona industriale di Pisticci Scalo, emergono informazioni più precise rispetto a quanto accaduto nel corso di una mattinata convulsa.
Il guasto di un tubo all’azienda “Dow Italia”, soggetta a “rischio di incidente rilevante”, perciò dotata di rigorosi Piani di sicurezza a causa della pericolosità di alcune sostanze trattate, aveva sprigionato contenuti maleodoranti avvertiti anche nel quartiere residenziale.
La versione ufficiale, a 24 ore di distanza, conferma la fuoriuscita di una nube e specifica che si è trattato di vapore di resina, non pericoloso per l’uomo.
A darne notizia l’assessore comunale all’Ambiente, Pasquale Grieco, ragguagliato da una relazione dall’azienda, firmata dal direttore dello stabilimento Dow Italia di Pisticci Scalo, Massimo Checchi.
Nel documento viene ricostruito l’accaduto a partire dalle ore 11 circa, quando nel “reparto produzione (impianto Bler) dello stabilimento”, si è verificata una anomalia, che tecnicamente corrisponde a “fuoriuscita di resina epossidica Der 542 dalla tubazione di trasferimento da S 101A a R103 con sviluppo di una nube di vapore di resina non pericolosa per l’uomo”. Al verificarsi dell’incidente sono scattate le procedure del caso.
«In particolare -spiega Grieco- si sono attivati i dispositivi di sicurezza, le sirene di emergenza e gli impianti antincendio». Nella relazione della Dow si escludono «eventuali impatti sulle persone o sull’esterno» e si conferma: «Nessun danno a persone o rischi per l’ambiente». Per intervenire sugli effetti dell’incidente, si è subito proceduto al «raffreddamento dell’area e delle linee interessate con acqua nebulizzata, erogata attraverso monitori oscillanti e idranti posti all’esterno dell’impianto».
A supporto delle operazioni, c’erano Vigili del fuoco del distaccamento di Pisticci. Dal resoconto Dow è stato possibile apprendere che «la resina solidificava immediatamente dopo la fuoriuscita dalla linea e veniva prontamente raccolta».
La situazione è andata normalizzandosi nel giro di un’ora: «Alle ore 12 è stato dato il cessato allarme e la squadra Nbcr ha accertato l’assenza di condizioni di pericolo». La tempistica, dunque, è stata rapida. «La macchina –è il commento dell’assessore Grieco- ha funzionato bene. Nel giro di un’ora si è potuto venire a capo della fuoriuscita. Le procedure hanno permesso di contenere l’incidente ed evitare conseguenze più serie.
Crediamo che questo sia un esempio di efficienza, che testimonia come procedure ben studiate e applicate siano in grado garantire la salvaguardia dell’ambiente e delle persone, sia dei lavoratori che della popolazione esterna all’impianto. Questa è la filosofia delle buone pratiche da adottare nei siti industriali e non solo in quelli. Una filosofia che fa il paio anche con l’applicazione delle Bat, delle migliori tecnologie possibili, appositamente disciplinate in leggi europee. Il nostro auspicio è che incidenti di questo ed altro tipo possano non avvenire, anche se fanno parte di una specifica probabilistica». Adesso si attende che anche i soggetti di controllo pubblico consegnino le loro conclusioni.
«Dell’intervento di Arpab -precisa l’assessore Grieco- ho appreso dalla stampa. Finora non ho comunicazioni. Ma sicuramente l’agenzia regionale farà quanto previsto dalle normative sia nella zona industriale che negli spazi più distanti rispetto al punto dell’incidente occorso. Al netto delle rassicurazioni della società, come istituzioni preposte al controllo del territorio, auspichiamo che le analisi vengano fatte in breve tempo e che le risultanze analitiche possano essere coincidenti con il quadro prospettato dall’azienda».
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