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POTENZA – Rimane controversa l’interpretazione del recente emendamento con cui il Governo mira a modificare l’articolo 38 dello Sblocca Italia, all’interno della legge di Stabilità. Per la Regione si tratta di un passo in avanti nella direzione indicata: viene così ripristinato il criterio di partecipazione locale nelle scelte sul petrolio, dicono da viale Verrastro. Di tutt’altro avviso Fratelli d’Italia, ma soprattutto il deputato di Forza Italia, Cosimo Latronico, che era stato il primo a lanciare l’allarme: «l’emendamento va in direzione opposta rispetto a quella auspicata e conferma l’impianto centralistico del Governo nelle scelte che attengono al petrolio». Lo stesso testo, quindi, continua a offrirsi a letture diverse. E non solo da parte dei differenti schieramenti politici. La stessa Regione, due anni fa, aveva assunto una linea ben diversa rispetto alla stessa previsione normativa. L’emendamento in questione prevede, infatti, che, nella definizione del piano di estrazioni su terraferma, i rapporti tra Stato e Regione vengano regolati in base a quanto stabilito dal comma 8-bis della legge del 23 agosto del 2004. Comma inserito dal Governo Monti, nel 2012, all’interno del decreto legge del 22 giugno numero 83 “Misure urgenti per la crescita del Paese”.

m.labanca@luedi.it

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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