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POTENZA – Temevano la coop lucana. Avevano preparato persino un dossier da divulgare ad alcuni giornalisti amici per fare pressioni sulla commissione di gara. E al telefono si rivolgevano ai carabinieri per denunciare le presunte «pressioni» del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico.
Mafia capitale, la holding criminale di Massimo Carminati e dei suoi soci, aveva preso di mira l’affare dei centro di accoglienza. Ma una cooperativa di Senise, la Auxilium, è riuscita ad intralciare i suoi piani.
C’è anche la vicenda del Cara di Castelnuovo di Porto, un paesino poco distante da Roma, negli atti dell’inchiesta condotta dell’Antimafia capitolina. Un appalto da venti milioni di euro sfuggito alla banda del “cecato” di cui il suo braccio destro imprenditoriale, Salvatore Buzzi, parla a lungo nelle conversazioni intercettate dai militari del Ros dei carabinieri.
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