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UN tavolo tecnico permanente con Faisa Cisal e Uilm Trasporti per riuscire finalmente a trovare una soluzione alla vertenza Cotrab che sia condivisa. Questo l’esito dell’incontro che si è svolto ieri tra le sigle sindacali e il sindaco Dario De Luca a seguito dello sciopero dei dipendenti dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico in città e che non percepiscono lo stipendio da tre mensilità.
Vertenza Cotrab significa lavoratori a rischio da un lato e nuovo sistema dei trasporti dall’altro, con eventuali ripercussioni anche sugli utenti. Confermato all’incontro di ieri, infatti, il taglio di 700.000 chilometri su gomma che potrebbero portare al licenziamento di una cinquantina di lavoratori. Sebbene il sindaco abbia garantito il proprio impegno affinchè non vi siano modifiche all’organico esistente, pari a 154 unità tra autisti e impianto meccanizzato, Donato Colangelo, segretario generale Faisa Cisal continua a mantenere le sue perplessità a riguardo: «Il timore – afferma – è che le modifiche in atto al piano di esercizio possano portare ugualmente a dei tagli. Ovviamente noi sindacati faremo di tutto affinchè ciò non accada, i lavoratori non si toccano».
Su altre voci di corridoio sulle modifiche al sistema di trasporto urbano, come addirittura la chiusura del ponte attrezzato e delle scale mobili di viale del Basento, nessuna conferma. Se ciò dovesse accadere, non solo rischierebbero il posto di lavoro molto di più di 50 dipendenti ma la città di Potenza allungherebbe la lista delle opere abbandonate e inutilizzabili. Il ponte attrezzato, infatti, nonostante il progetto iniziale che prevedeva la creazione di una sorta di galleria adibita ad area commerciale nel tratto in cui ora è aperto, è un’opera che probabilmente non avrebbe alcuna speranza di recupero in caso di chiusura: è facile credere che nemmeno il più geniale architetto riuscirebbe a partorire una nuova destinazione d’uso.
Senza contare la messa in discussione di tutto ciò che a oggi aveva caratterizzato il piano di esercizio nonché la decisione di far partire il servizio delle scale mobili a pagamento, ovvero l’intermodalità. Aldilà di ogni congettura, è certa l’elaborazione di un nuovo piano di esercizio, la cui bozza dovrebbe già essere pronta nei prossimi giorni per essere condivisa con le sigle sindacali che ieri hanno indetto lo sciopero. Sulla questione pagamenti, infine, i sindacati manderanno una lettera a Prefetto e azienda per sollecitare il versamento delle mensilità arretrate. Altro nodo cruciale, il bando di gara per la gestione del servizio. Pare che il sindaco De Luca stia aspettando delle risorse destinate ai trasporti dalla Regione Basilicata, sul cui effettivo trasferimento si dovrebbe avere conferma o smentita in un incontro nei prossimi giorni con il presidente Pittella. Occorrerebbero almeno altri 4 milioni di euro che in aggiunta ai 4 già presenti nelle casse comunali e ai restanti derivanti dagli incassi del pagamento dei biglietti non metterebbero a rischio il servizio di trasporto urbano. Su un punto sembra che l’amministrazione non concederà deroghe: non ci si potrà più permettere di sostenere il costo del trasporto pari a 15 milioni d’euro l’anno. Il come sarà svelato con il nuovo piano di esercizio.
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