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Dolore su dolore in casa Mango. Dopo l’improvviso addio a Pino, la famiglia ha dovuto afrontare la morte di Giovanni, fratello più grande del cantautore. 

Nel frattempo, la Basilicata continua a piangere, con il resto del mondo autoriale italiano, la scomparsa di un grande artista. Il consigliere Paolo Castelluccio (Forza Italia) ha lanciato la proposta di intitolare a Mango il Pala Ercole di Policoro (Matera) dove il cantautore di Lagonegro ha tenuto il suo ultimo concerto domenica sera per una serata di solidarietà. 

La richiesta sarà presentata formalmente all’amministrazione comunale di Policoro con l’obiettivo di «onorare la memoria di un artista simbolo ed ambasciatore della lucanità». Castelluccio era presente durante l’ultima esibizione benefica al Pala Ercole, organizzata attorno ai temi della solidarietà e dell’integrazione per raccogliere fondi a favore della Onlus “World of Colors”, impegnata nella costruzione di una scuola a Bolama, in Guinea Bissau. 

«L’impegno sociale e civile di Mango – sottolinea il consigliere regionale – è un messaggio importante per le giovani generazioni e tutti i lucani. Proprio come quel suo “scusate” sussurrato al microfono, segno di grande rispetto per il pubblico. Con Mango scompare un interprete della musica italiana dai valori profondi».

Desta profondo sconcerto la tragedia che ha colpito la famiglia del cantautore.

 Il fratello maggiore di Pino Mango, Giovanni, è morto questa mattina proprio mentre si recava a omaggiare la bara del fratello, nella casa paterna di via Sant’Antuono. 

Ieri, distrutto dal dolore e affaticato a causa dell’età e di qualche problema di salute, non era riuscito a muoversi ed era stato tenuto a riposo dai suoi congiunti. L’uomo, classe 1938 che di mestiere faceva il muratore e abitava anch’egli a Lagonegro, ha avuto un malore a pochi metri dall’uscio, sulla stradina di ciottoli in salita che costeggia la campagna terrazzata intorno all’abitazione. 

Era insieme alla sua famiglia, è stato immediatamente soccorso con un defibrillatore dal tenente dei Carabinieri Marco De Iesu e dal brigadiere della polizia municipale Alberto Morgia, il quale gli ha praticato un massaggio cardiaco e lo ha rianimato almeno un paio di volte.

«Lo abbiamo visto arrivare insieme ala moglie, ha percorso un paio di metri e poi ha dato l’impressione di sentirsi male e si è poggiato a terra. Dopo il primo soccorso lo abbiamo portato in casa e adagiato sul letto in attesa che arrivassero i medici». 

La scena, scioccante, è stata vista anche dai ragazzi dell’istituto scolastico contiguo che si trova in piazza della Repubblica, poi Giovanni è stato portato in casa di Pino e successivamente – alcuni hanno lamentato un eccessivo ritardo vista la vicinanza dell’ospedale, che dista meno di 100 metri in linea d’aria – è stato trasportato in ospedale con un’ambulanza dell’associazione Humanitas, dal momento che non c’erano altri mezzi disponibili. Giovanni è arrivato in ospedale ancora vivo ed è deceduto poco dopo in una stanza del reparto di rianimazione del nosocomio lagonegrese. 

Al momento non si sa se i suoi funerali si svolgeranno domani insieme al fratello, è stato però accertato dai sanitari lo stato di decesso, probabilmente per infarto, ed il cadavere è stato consegnato ai familiari che lo hanno riportato a casa. Intanto gli altri due fratelli Mango – erano quattro in tutto, vale a dire il secondo e il quarto, Michele e Armando compositore di alcune delle canzoni più famose – si sono recati in ospedale per andare a trovare il fratello maggiore ignorando che fosse morto, e appena giunti al pronto soccorso si sono a loro volta sentiti male e sono stati ricoverati entrambi. 

Si è trattato di uno shock comprensibile, seguito al doppio colpo della tragedia che ha colpito la loro famiglia in questi giorni, e che ha lasciato incredula e sgomenta l’intera comunità. I lagonegresi si sono raccolti in un accorato, rispettosissimo silenzio intorno alla famiglia Mango, conosciuta e molto stimata in paese, mentre continua il via vai incessante alla salma di Pino, cui tantissime persone stanno portando il proprio saluto. 

Una vicenda triste, tristissima, che si connota di sfumature di grigio che hanno quasi dell’incredibile.

 

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