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VIETRI – Da Vietri di Potenza a Tricarico, destinazione ospedale per una risonanza magnetica prenotata 10 giorni prima.
Ma sono stati 160 chilometri a vuoto per due fratelli di Vietri di Potenza.
«La risonanza magnetica non si può fare, perché suo fratello due anni fa ha subito un’angioplastica»: così si è sentito rispondere il fratello del paziente che lo aveva accompagnato da un infermiera.
A nulla sono servite le ragioni che hanno opposto i due uomini che si erano avviati da Vietri per effettuare l’esame all’ospedale di Tricarico. Tanti che, adirati, si sono rivolti al Quotidiano per denunciare quanto accaduto. Stando alle risposte degli esperti sui vari forum sul web, il fatto che il paziente avesse subito un’angioplastica non avrebbe compromesso la possibilità di effettuare la risonanza magnetica.
Infatti si legge questo: «Per quanto riguarda la risonanza magnetica, è consigliabile non sottoporsi nelle prime 8 settimane dall’impianto degli stent». Di settimane dall’installazione ne sono passate decine. Esattamente sono passati due anni.
L’uomo, un 53enne, affetto da un tumore alla gola, farà la risonanza magnetica. E’ bastato tornare a casa, alzare il telefono e provare a prenotare in un ospedale campano: potrà effettuare l’esame già domani, in un ospedale salernitano. I due fratelli non hanno nulla contro l’ospedale di Tricarico e contro il personale, «sia chiaro – ci tengono a chiarire – visto che svolgono il loro lavoro con serietà e professionalità».
«Ma certamente non si può stare zitti dopo 160 chilometri a vuoto per una visita negata, che come poi si è rivelato, si poteva fare». L’episodio potrebbe comunque aiutare a evitare che il problema si riproponga. A favore degli ospedali, del personale e dei pazienti. L’aupicio è che la denuncia di due fratelli speriamo serva a questo.
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